Devin HarjesDevin Harjes

Una carriera costruita tra piccoli ruoli e grandi interpretazioni

Il mondo della televisione dice addio a Devin Harjes, attore statunitense noto per le sue interpretazioni intense e caratterizzate da un magnetismo silenzioso. Harjes è morto il 27 maggio 2025 all’età di 41 anni presso il Mount Sinai West di New York. Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, la causa del decesso è un tumore diagnosticato solo pochi mesi prima, nel febbraio dello stesso anno. Una malattia fulminea che ha stroncato una carriera in costante ascesa.

Nato a Lubbock, in Texas, il 29 luglio 1983, Harjes aveva mostrato sin da giovane una forte inclinazione per la recitazione. Dopo gli studi al college, si era trasferito a New York per perfezionarsi e inseguire il sogno della recitazione professionale. La sua determinazione lo ha portato prima nei teatri off-Broadway, poi nei cortometraggi universitari e infine a farsi notare nel panorama delle serie TV.

Volti e ruoli indimenticabili

La sua interpretazione più iconica resta quella del pugile Jack Dempsey in Boardwalk Empire, la celebre serie di HBO ambientata nell’America del Proibizionismo. Harjes ha saputo dare spessore e umanità a un personaggio altrimenti relegato a semplice comparsa storica.

In Daredevil, la serie Marvel distribuita da Netflix, ha invece vestito i panni dell’infermiere Oscar nel carcere di Rikers Island. Un ruolo piccolo ma cruciale per l’economia narrativa, che ha mostrato ancora una volta la capacità dell’attore di calarsi in personaggi complessi.

Tra gli altri ruoli memorabili figurano quello della guardia bancaria Clyde in Gotham, tratto dall’universo DC Comics, e quello più recente di Pete Baylor nella terza stagione della serie Manifest, andata in onda su NBC, dove ha recitato in ben nove episodi.

Una filmografia variegata e coerente

La carriera di Harjes si è snodata tra televisione e cinema indipendente. Ha recitato anche in Orange Is the New Black, Blue Bloods, FBI, Elementary, e nei film Rebel in the Rye, Boyz of Summer, The Forest Is Red, When the Shadow Falls e Surprise Surprise, Mr. Conovy. La sua presenza scenica, mai sopra le righe, gli ha permesso di incarnare personaggi secondari ma sempre incisivi.

Vita privata e lutto della famiglia

Harjes era un uomo legato alle sue radici texane, cresciuto in mezzo ai cavalli e agli animali, di cui era profondamente appassionato. Lascia i genitori Randy e Rosanne, la sorella Trish con il marito Justin Kelley e i nipoti Tristin, Sawyer, Rory e Charly. A piangerlo anche la sua ex moglie Shiva Shobitha, attrice anche lei nella serie Gotham, e la sua gatta Maude, parte inseparabile della sua vita privata.

Il mondo dello spettacolo perde così un interprete silenzioso ma determinato, capace di dare anima anche ai ruoli più marginali. Un talento discreto che lascia un vuoto in chi lo ha conosciuto e apprezzato.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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