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Fedez parla di depressione agli studenti con la fede al dito: ‘Esperienza orribile’, la replica a Luis Sal

Questa generazione è la cavia dei social. Andrebbero studiate le ripercussioni psicologiche, psichiatriche e sociali degli stessi social network, ma oggi ci sono pochissimi studi, per questo siamo cavie” – ha spiegato Fedez durante l’incontro che ha avuto martedì 27 febbraio al Circolo dei Lettori di Torino stracolmo al limite della capienza, con 370 studenti del liceo Passoni, di Piazza dei Mestieri e di Immaginazione Lavoro. 

Fedez ha incontrato gli studenti al Circolo dei Lettori di Torino

Fedez ha parlato di depressione al Circolo dei Lettori di Torino: ‘Questa generazione è la cavia dei social’

L’incontro, organizzato dall’associazione Acmos, è stato sul tema “La salute mentale è un diritto dei giovani”. Fede all’anulare sinistro, non ha parlato delle vicende legate alla moglie Chiara Ferragni, rifiutandosi con un sorriso di rispondere ai giornalisti. Per quanto riguarda le alternative per la generazione Z Fedez ha parlato dell’importanza dei centri sociali, citando lo storico Alessandro Barbero che, parlando dell’Askatasuna di Torino aveva definito questi spazi “una ricchezza”. 

“Io arrivo dai centri sociali e sono d’accordo con Barbero. Sebbene ci fossero contesti violenti, nei centri sociali venivi a contatto con le persone. Il futuro dei ragazzi ora sarà di stare di fronte a un telefono ed è un peccato secondo me. Il problema non è dei ragazzi, è di chi non offre loro alternative”. Il rapper ha risposto alle domande dei ragazzi sull’argomento, sottolineando come la “salute mentale non sia minimamente presa in considerazione dai media e dalla politica, perché non porta voti e non porta soldi”. 

‘La salute mentale non è presa in considerazione, se vi prescrivono i farmaci non abbandonate la terapia: è terribile’

Ha invitato poi i giovani a curarsi dalla depressione, nel caso ne fossero colpiti. Una malattia questa che a detta sua non si può affrontare da soli o con consigli motivazionali. “Se vi prescrivono i farmaci non abbandonate la terapia”, come ha invece spiegato di avere fatto lui. 

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“Ogni volta che prendevo uno psicofarmaco mi dava reazione avversa e il dottore per curarne la reazione mi prescriveva un altro psicofarmaco. Sono arrivato a prenderne veramente tanti e stavo male. Ho smesso di prendere tutti i farmaci di botto, senza scalarli . Fu terribile. Quando non scali, dalla mia esperienza, è come ti stessi disintossicando dall’eroina. Ho fatto dieci giorni a letto senza potermi alzare. Non distinguevo la realtà dai sogni. I sogni mi sembravano più reali della realtà. Esperienza orribile” – ha raccontato Fedez.

Il rapper su Muschio Selvaggio: ‘Ordinanza di natura cautelare che prevede la nomina di un custode, la causa non è ancora iniziata’

Nel frattempo l’artista ha fatto una precisazione in relazione alla questione Muschio Selvaggio sottolineando che la dichiarazione dell’ufficio stampa di Luis Sal “merita una correzione riguardo alla decisione del tribunale di Milano sulle quote della società di Fedez ” – viene puntualizzato. 

“Contrariamente a quanto affermato nella nota, il tribunale di Milano non ha ‘decretato’ che le quote appartenenti a Doom devono essere vendute alla società di Sal. L’ordinanza emessa è di natura cautelare e prevede la nomina di un custode per le quote della società Muschio Selvaggio srl, di proprietà di Doom. È infatti importante sottolineare che la causa che deciderà sul merito della vicenda non è ancora iniziata” – si spiega in una nota stampa.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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