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Taylor Swift è la persona dell’anno, il Time la incorona: battuti Putin, Re Carlo III e Barbie

“Abbiamo scelto la gioia, qualcuno che nel 2023 ha portato la luce nel mondo”. Per il Time quella luce è nel volto, nell’anima e nel carattere della pop star Taylor Swift scelta come persona dell’anno dalla celebre rivista americana che ha nominato per la prima volta nella storia un personaggio dell’entertainment.

Taylor Swift, la regina del pop è la persona dell’anno per il Time

La 34enne, l’artista più ascoltata quest’anno sulla piattaforma di streaming di Spotify, succede a Elon Musk (2021) e Volodymyr Zelensky (2022) e batte la concorrenza di altri finalisti, personaggi della scena internazionale come il presidente russo Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping, Re Carlo III, il capo della Fed Jerome Powell, il Ceo di OpenAI Sam Altman.

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In corsa anche i magistrati che stanno mettendo sotto processo Donald Trump e altri due rivali del mondo dello spettacolo: gli attori e gli sceneggiatori di Hollywood che sono scesi in sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro ma anche la bambola Barbie, portata sul grande schermo dalla regista Greta Gerwig.

‘Ha perfezionato la sua arte, narratrice dell’era moderna’

“Questo è stato l’anno in cui Taylor Swift ha perfezionato la sua arte, non solo con la musica, ma anche nella sua posizione di maestra narratrice dell’era moderna. Il mondo, a sua volta, guardava, cliccava, piangeva, ballava, cantava, sveniva, si recava in carovana negli stadi e nei cinema, lasciava che il suo lavoro facesse da colonna sonora alle loro vite”

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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