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Morto Carlo Tavecchio: l’ex presidente Figc tra rimpianti, disfatte e discusse uscite

Aveva partecipato due settimane fa all’assemblea della Lnd Lombardia, poi il suo stato di salute si è improvvisamente aggravato. L’ex presidente della Figc Carlo Tavecchio è morto nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 gennaio per problemi di natura polmonare.

Carlo Tavecchio è deceduto a 79 anni per complicazioni polmonari

Era stato ricoverato mercoledì 25 gennaio ma la situazione è precipitata nel giro di poche ore. Aveva 79 anni ed era presidente del Comitato regionale lombardo della Lega nazionale dilettanti. Tavecchio numero del calcio italiano dall’agosto del 2014, dopo la disfatta mondiale in Brasile con l’eliminazione al primo turno, fino al novembre 2017 con la cocente delusione della mancata qualificazione degli azzurri a Russia 2018.

La frase su Opti Pobà e le uscite su ebrei e omosessuali

Nel mezzo tante discusse uscite come quando disse al giocatore nigeriano Opti Pobà: “Qui gioca chi mangiava le banane”. Poi si scusò affermando che faceva riferimento al percorso ed ai sacrifici che aveva fatto prima di arrivare nel Bel Paese. Fece discutere anche un video mandato in onda da Report sulla crescita del calcio femminile.

“Finora si riteneva che la donna fosse un soggetto handicappato rispetto al maschio sotto l’aspetto della resistenza, del tempo, dell’espressione atletica. Invece abbiamo riscontrato che sono molto simili”. Polemiche a go go anche per un’affermazione antisemita (“Non ho niente contro gli ebrei ma è meglio tenerli a bada”) e sugli omosessuali: “Non ho niente contro ma sono normalissimo”.

Il sogno svanito ai rigori di Euro 2016, le dimissioni dopo la mancata qualificazione a Russia 2018

La discussa amicizia con Lotito, il corteggiamento ad Antonio Conte che portò la Nazionale ai quarti di finale dell’Europeo 2016 (sconfitta ai rigori della Germania con errori di Zaza, Pellè e Bonucci) e la decisione di affidare a Ventura la mission verso Russia 2018 (lo avrebbe dovuto affiancare Lippi che poi fece marcia indietro). I funerali si terranno lunedì prossimo, 30 gennaio, a Ponte Lambro.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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