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Salernitana-Cosenza 1-2, le pagelle: Gregucci allo sbando, sbaglia tutto, ribaltone necessario

Da Marulla a Palmiero l’incubo si ripete con il napoletano che manda quasi ai play out i granata. La Salernitana trema e serve un’autentica impresa per evitare i play out. Solo tre punti con il Pescara potrebbero permettere ai granata di evitare l’appendice finale di stagione. Le scelte di Gregucci continuano a far discutere ed anche contro il Cosenza il tecnico ci mette del suo inserendo l’inconsistente Memolla dal primo minuto ed uno Schiavi visibilmente in affanno. In difficoltà anche Lopez che, tra terreno di gioco viscido ed orrori tecnici, ha fatto fatica a restare in piedi. La formazione calabrese ha dato l’impressione fin dall’inizio di avere più gamba di una Salernitana in condizioni atletiche e psicologiche precarie.

Salernitana-Cosenza 1-2, le pagelle: Micai, croce e delizia, Lopez, Memolla e Schiavi disastro

Poco assistiti gli attaccanti. Al festival degli errori ha partecipato anche Micai con un’uscita a vuoto in occasione del gol di Garritano. A fine partita i tifosi mostrano lo striscione ‘Indegni mercenari, andate via da Salerno’ che è la sintesi perfetta di quanto accaduto sul rettangolo di gioco questa sera ed, in generale, in tutto il girone di ritorno.

Micai 5,5: fa due belle parate prima di uscire a farfalle sul cross di Tutino. Un errore che pesa. Nella ripresa salva su Tutino lanciato a rete e fa una super parata su Garrtano che in parte lo riabilita dall’errore del primo tempo.

Mantovani 5,5: i compagni di reparto non gli trasmettono tranquillità, prova a restare a galla e spazza alla men peggio quando va in affanno.

Schiavi 5: partecipa alla gran frittata in occasione del gol di Garritano. Decisamente in difficoltà. (43′ st Jallow sv: non è colpa sua se Gregucci lo fa entrare in campo solo a partita finita).

Lopez 4,5: torna in campo dopo la squalifica ma fatica a restare in piedi nel primo tempo complice il terreno pesante. Non certo a suo agio da centrale difensivo.

Casasola 4: manca la sua spinta sulla fascia ed i suoi cross spesso finiscono in curva, raramente si rende pericoloso.

Minala 4: non cuce, non contrasta come sa, non si vede quando la sua fisicità dovrebbe emergere sul terreno pesante dell’Arechi. (37′ st Akpa Akpro sv: la domanda è legittima, ma è entrato?)

Di Tacchio 5: è da un paio di partite che in difficoltà ma in panchina non ci sono alternative valide. Stringe i denti e gioca con la spia della riserva accesa.

Memolla 4: in naftalina fino a due settimane fa, viene gettato nella mischia per la seconda gara di fila: più una mossa disperata che una trovata strategica per sorprendere gli avversari. Lo tiro dopo 45′ minuti di nulla. (1′ st Mazzarani: bravo ad allungarsi in scivolata sulla respinta di Saracco, il contrasto favorisce Rosina che realizza il pari. Spreca una buona occasione nel finale)

Rosina 6,5: si avventa come un rapace sulla respinta di Saracco e ridà speranza alla Salernitana. Si accende ad intermittenza ma almeno è vivo e lotta.

Djuric 5,5: non si rende mai pericoloso anche perché non riceve l’assistenza necessaria dei compagni di squadra.

Calaiò 5,5: propizia il gol del pari mandando a terra un difensore del Cosenza ma per il resto non riesce quasi mai a rendersi pericoloso.

Gregucci 2: da esonero immediate, è in confusionee poco convinto. Schiera l’impalpabile Memolla ed uno Schiavi in condizioni precarie. Tiene in panchina Jallow fino a cinque minuti dalla fine e si fa anche espellere. Un mistero il motivo che l’abbia spinto a rinunciare alla nazionale per dire sì a Lotito senza particolari garanzie sul mercato di gennaio.

Fabiani 2: capolavoro Lopez ed una serie di acquisti senza senso. Il suo tempo è scaduto. Anzi era scaduto da tempo ma qualcuno non se ne era accorto.

Giuseppe D'Alto
Giuseppe D'Alto
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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