Modificata la data di nascita del porporato burkinabé nell’Annuario Pontificio 2025
Una discrepanza anagrafica di appena undici mesi potrebbe cambiare il corso della storia ecclesiastica. È il curioso caso del cardinale Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, che nell’Annuario Pontificio 2024 risultava nato il 25 gennaio 1945 e quindi già fuori dalla rosa degli elettori per il prossimo Conclave. Ma nell’edizione 2025, la sua data di nascita è “miracolosamente” slittata al 31 dicembre 1945. Risultato: resterà elettore fino al 31 dicembre 2025, proprio quando si prevede possa svolgersi l’elezione del nuovo Papa.
Ribattezzato sui social cardinale Minala
La modifica ha subito fatto scalpore, sollevando interrogativi e ironie sul web, dove c’è chi lo ha già ribattezzato il “cardinale Minala”, in riferimento al noto calciatore con età dubbia. Il primo a far notare la discrepanza è stato il vaticanista Hendro Munsterman, che ha sollevato la questione sul giornale olandese Nederlands Dagblad. A seguire, testate italiane come Il Messaggero hanno approfondito il caso, scoprendo che sul portale del Vaticano la data era già stata aggiornata.
11 mesi che gli permettono di votare il prossimo Papa
La spiegazione del diretto interessato è semplice quanto disarmante: «Nel mio villaggio non c’erano ospedali né anagrafe. Sono nato in casa e non mi fu assegnata alcuna data». La data del 25 gennaio venne scelta in modo del tutto arbitrario quando, nel 1973, Ouédraogo fu ordinato sacerdote e dovette fornire una data per la registrazione all’assicurazione sanitaria missionaria francese. Al contrario, il 31 dicembre riportato nei suoi documenti ufficiali è frutto di una prassi amministrativa burkinabé, che assegna automaticamente quella data ai cittadini di cui non è nota la nascita esatta.
Tra documenti contraddittori e prassi africane, il “mistero” della vera età del cardinale Ouédraogo
Il dubbio però resta: perché il cambiamento solo ora? Il portavoce della Santa Sede ha commentato con cautela: «È possibile sia stato presentato un documento aggiornato». Nessun intento fraudolento, ma nemmeno totale chiarezza. Una spiegazione formale esiste, ma il tempismo solleva perplessità: giusto in tempo per mantenere il diritto di voto in uno dei momenti più delicati della Chiesa cattolica.