Francesca MarcantogniniFrancesca Marcantognini

Una tragedia inattesa e dolorosa ha colpito la comunità gastronomica italiana e la città di Aprilia. Francesca Sacchi Marcantognini, chef di 26 anni e proprietaria della rinomata pizzeria “Tema – Roma in una pizza”, è stata trovata priva di vita in una stanza d’albergo a Roma, in zona Valleranello, nel pomeriggio di sabato. Accanto a lei è stato ritrovato un mix di farmaci. L’allarme è scattato dopo che la madre, preoccupata per l’assenza di contatti, si era rivolta ai carabinieri segnalando la scomparsa della figlia.

Nessun segno di violenza: ipotesi suicidio

All’arrivo del personale sanitario del 118, non c’era già più nulla da fare. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, coordinate dai carabinieri della stazione di Tor de’ Cenci, Francesca Sacchi Marcantognini sarebbe deceduta per un presunto gesto volontario, forse a seguito dell’assunzione di un mix di farmaci. L’autopsia, già disposta, chiarirà le esatte cause del decesso.

Francesca era una giovane donna brillante e appassionata, che aveva saputo conquistare il rispetto degli addetti ai lavori. Dopo una prima esperienza imprenditoriale a Milano, aveva fondato ad Aprilia una pizzeria diventata in poco tempo un punto di riferimento per gli amanti della pizza gourmet. Il suo locale era stato inserito tra le “pizzerie eccellenti” del 2023 da guide specializzate, e pochi giorni prima del decesso la chef stava cercando nuovi collaboratori per espandere lo staff.

Dalla Milano gourmet a una pizzeria d’eccellenza ad Aprilia

Oltre all’attività imprenditoriale, Francesca era molto attiva anche nella formazione: insegnava alla Food Genius Academy e partecipava regolarmente a eventi e corsi di aggiornamento. Sui social condivideva le sue riflessioni sul cibo, l’identità e la salute mentale. Non aveva mai nascosto le sue battaglie personali contro la depressione e l’ansia, celebrando pubblicamente, nel 2021, un anno senza terapie farmacologiche. Una vita di successi e ombre interiori

“L’unica cosa di cui posso essere fiera è di esserne uscita, di stare bene senza supporti. Oggi è un anno senza antidepressivi”.

Tra successi e momenti difficili

Nel corso degli anni, aveva raccontato la lotta contro la depressione, l’ansia e le difficoltà nel fare coming out in giovane età. Sempre fiera del proprio percorso, aveva affrontato pubblicamente temi come omofobia, salute mentale e discriminazione.

Attivista per i diritti LGBTQ+, Francesca aveva fatto coming out a 12 anni e parlava con lucidità delle difficoltà affrontate, diventando una voce libera e appassionata su temi sociali. Il suo decesso ha sconvolto amici, colleghi e clienti: «Era una guerriera dal sorriso instancabile», scrivono su Facebook. «Aveva sempre voglia di imparare, ma faceva tutto a modo suo, con una creatività innata», la ricorda commossa la collega Emma Ruggieri.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *