La polizia scientifica impegnata nelle operazioni di recupero dei corpi a Villa PamphiliLa polizia scientifica impegnata nelle operazioni di recupero dei corpi a Villa Pamphili

La donna aveva circa 40 anni, la piccola meno di un anno, si ipotizza un legame con un uomo visto nel parco

Sono stati identificati i corpi della donna e della bambina trovati nel pomeriggio di sabato 31 maggio all’interno del parco di Villa Doria Pamphili, uno dei polmoni verdi di Roma. Secondo fonti investigative, si tratterebbe di madre e figlia, entrambe di origine est-europea, probabilmente romene, e appartenenti a una delle numerose comunità di senzatetto che vivono negli anfratti del parco.

La donna, di circa 40 anni, è stata identificata attraverso le impronte digitali presenti nella banca dati delle forze dell’ordine. Il riconoscimento della bambina – che avrebbe meno di un anno – resta invece in fase di conferma attraverso il test del DNA. Le due, riferiscono gli inquirenti, sarebbero state viste più volte nel parco insieme a un uomo, attualmente ricercato.


La dinamica ancora da chiarire: morti in tempi diversi

I corpi sono stati trovati in punti diversi del parco, a circa 200 metri di distanza l’uno dall’altro. Il corpo della donna era coperto con un sacco nero, contrariamente a quanto riportato inizialmente, ma non chiuso dentro. La piccola, invece, giaceva tra le sterpaglie, con addosso ferite compatibili con la vegetazione, ma senza segni di violenza apparente.

Un primo esame dei cadaveri ha evidenziato che la donna era morta da più tempo rispetto alla bambina. Secondo fonti dell’agenzia Agi, il decesso della madre potrebbe risalire a tre o quattro giorni prima, anche se le alte temperature potrebbero aver accelerato il processo di decomposizione, facendo ipotizzare un intervallo minore – forse uno o due giorni.


Un uomo con “qualcosa in braccio”: la pista investigativa

Secondo le prime testimonianze raccolte dalla polizia, un uomo sarebbe stato visto aggirarsi nel parco alcune ore prima del ritrovamento, con in braccio un oggetto che potrebbe essere stato il corpo della bambina. Altri frequentatori della zona hanno riferito di averlo visto muoversi a passo svelto, in direzione dei luoghi poi interessati dal ritrovamento.

La squadra mobile di Roma ha avviato le indagini per duplice omicidio aggravato, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dal sostituto Antonio Verdi. Si tratta, precisano gli inquirenti, di un atto dovuto per permettere tutti gli accertamenti necessari, compresa l’autopsia, prevista per martedì 5 giugno.


Una segnalazione decisiva

La svolta nelle indagini è arrivata grazie a un uomo che si è presentato alla polizia poco dopo la diffusione della notizia del ritrovamento. L’uomo ha dichiarato di conoscere le vittime e ha contribuito a ricostruire i primi elementi utili per l’identificazione. La donna e la bambina, ha confermato, frequentavano abitualmente il parco insieme a un altro uomo, ora al centro dell’inchiesta.

Le forze dell’ordine stanno analizzando le immagini di videosorveglianza della zona, raccogliendo testimonianze tra i frequentatori abituali del parco e mostrando fotografie delle vittime per ottenere riscontri diretti, anche se le autorità – ufficialmente – mantengono il massimo riserbo sull’identità fino a conferma definitiva tramite esami scientifici.


Il contesto: degrado e fragilità sociale

Il caso si inserisce in un contesto di forte degrado e marginalità sociale. Villa Pamphili, soprattutto nelle ore serali, è spesso rifugio di persone senza fissa dimora, che vivono in condizioni precarie tra sterpaglie, baracche improvvisate e ricoveri di fortuna. Gli inquirenti non escludono che la tragedia si sia consumata in questo contesto, ma le indagini rimangono aperte a più piste: dall’omicidio volontario a un dramma familiare legato alla povertà estrema.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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