Diogo Jota e il fratello sono morti in un incidente in LamborghiniDiogo Jota e il fratello sono morti in un incidente in Lamborghini

Alle 00:30 circa, sulla A‑52 al km 65 nel comune di Cernadilla (Zamora), la Lamborghini noleggiata su cui viaggiavano Diogo Jota (28 anni) e il fratello André Silva (26 anni) ha perso il controllo durante un sorpasso. La guardia civile indaga: il primo sospettato è lo scoppio di uno pneumatico posteriore, causato dall’alta velocità e dallo stato irregolare del manto stradale. L’auto è uscita di strada, finendo in un bosco e prendendo fuoco. I corpi dei due fratelli sono stati trasferiti all’Istituto Forense per l’autopsia.


Noleggio e velocità – le prime ricostruzioni

Stando a fonti citate da El País, la Lamborghini sarebbe stata presa a noleggio da Diogo stesso. Il veicolo procedeva a grande velocità quando il pneumatico posteriore ha ceduto. Un camionista ha filmato l’auto in fiamme poco dopo lo schianto. La Guardia Civil e la Sottodelegazione di Zamora confermano: “Tutto porta allo scoppio durante un sorpasso” e si continua a raccogliere testimonianze e immagini.


Sollecito ai soccorsi e intervento sul posto

Intorno alle 00:35, diversi automobilisti hanno segnalato un veicolo in fiamme al numero unico d’emergenza 112 Castilla y León. Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco, l’UME, il personale medico del centro di Mombuey, e gli agenti della polizia stradale. Purtroppo, i due fratelli erano già morti. I mezzi sono stati messi in sicurezza e l’area circostante monitorata per rischi ambientali.


Un matrimonio e tre figli – la vita familiare di Diogo

Il 22 giugno, solo dieci giorni prima, Diogo Jota e Rute Cardoso si erano sposati a Porto. Insieme dal 2012, avevano tre figli e una vita che sembrava equilibrata tra famiglia e carriera. L’ultimo post di Jota su Instagram recitava: “Sono un uomo fortunato”, accompagnato da scatti della cerimonia in Sardegna e momenti con moglie e figli. Una vita spezzata mentre tutto sembrava procedere nel migliore dei modi.


La carriera e il cordoglio dal mondo del calcio

Cresciuto nel Paços Ferreira, passato per Atlético Madrid e Porto, è esploso nel Wolverhampton e infine al Liverpool. Con i Reds ha collezionato 123 presenze e 47 gol, aggiungendo 49 caps in nazionale portoghese. Il cordoglio non ha risparmiato nessuno: dal Liverpool FC alla Federcalcio portoghese, fino a commenti commossi di Cristiano Ronaldo e testimonianze sentimentali di club come l’Atalanta. È stato inoltre annunciato un minuto di silenzio in occasione delle partite dell’UEFA Women’s EURO 2025 del 3 e 4 luglio.


Cosa resta da accertare – i prossimi passi investigativi

Le indagini proseguono: saranno analizzate telecamere stradali, le tracce sul pneumatico, testimonianze di altri automobilisti e camionisti. Le analisi forensi potranno stabilire l’esatta dinamica del cedimento del pneumatico e se vi siano responsabilità del fornitore, del centro noleggio o del guidatore.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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