Un incidente che ha sconvolto la Sardegna
Porto Cervo, via Aga Khan. Era un giorno d’estate come tanti nella lussuosa Costa Smeralda, finché un impatto violento ha interrotto ogni quiete. Gaia Costa, 24 anni, originaria di Tempio Pausania, stava attraversando sulle strisce pedonali quando è stata investita da un SUV Bmw guidato da Vivian Spohr, manager tedesca e moglie del CEO di Lufthansa, Carsten Spohr.
Chi è Vivian Spohr
Vivian Spohr, 51 anni, è una figura nota nel mondo manageriale internazionale, soprattutto per il suo legame con il colosso dell’aviazione tedesca. In vacanza in Sardegna con la famiglia, possedeva una villa nella rinomata zona di Porto Cervo. Quel giorno, alla guida del SUV, non si sarebbe accorta della giovane Gaia che stava attraversando.
Subito dopo l’incidente, la donna è risultata negativa ai test tossicologici e all’alcol test. Nessun aggravante, dunque, ma un’indagine per omicidio stradale è stata aperta dalla procura.
Le polemiche per la partenza della Spohr
Dopo l’incidente, Vivian Spohr ha lasciato l’isola per tornare in Germania. Una scelta legittima, in quanto non sottoposta ad alcuna misura cautelare, ma che ha sollevato perplessità tra i cittadini della Gallura, scossi dalla tragedia e preoccupati che potesse sembrare una fuga.
Gli avvocati italiani della Spohr, Angelo Merlini e Alessandro Vitale, hanno trasmesso alla stampa una nota per chiarire la posizione della donna:
“La signora Spohr si è posta a completa disposizione dell’Autorità giudiziaria italiana per le doverose indagini e, pur consapevole che una perdita personale così grande non possa essere rimediata, si attiverà al fine di attenuarne le conseguenze”.
Vivian Spohr è sostenitrice di un’organizzazione benefica chiamata Help Alliance, fondata da dipendenti della compagnia aerea. Secondo quanto ricostruito, la signora Spohr è scesa dall’auto per accertarsi di quanto accaduto e poco dopo ha accusato un malore venendo trasportata in ospedale.
Il dolore dei familiari di Gaia Costa
Gaia aveva appena iniziato una nuova esperienza lavorativa a Porto Cervo come babysitter. Giovane, determinata e molto legata alla sua città natale, Tempio Pausania, è stata ricordata da amici e parenti come una ragazza piena di vita. Il tragico destino ha voluto che quel giorno, mentre attraversava sulle strisce pedonali, fosse travolta e uccisa.
L’impatto è stato violentissimo: la giovane ha battuto la testa sull’asfalto. I sanitari del 118 hanno tentato a lungo di rianimarla, ma ogni sforzo è stato vano.
Indagini in corso e autopsia
L’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia sul corpo della giovane, attesa per mercoledì. Si cercherà di chiarire nel dettaglio le dinamiche dell’incidente e accertare eventuali responsabilità ulteriori.
La difesa della Spohr intende collaborare pienamente. Nessuna opposizione alle richieste dei magistrati, nessun tentativo di eludere le indagini. Un atteggiamento che, secondo i legali, conferma la volontà della donna di affrontare le conseguenze.
Una tragedia che ha segnato la Costa Smeralda
L’incidente ha lasciato un segno profondo sulla comunità locale e ha acceso i riflettori sull’attenzione alla sicurezza stradale, anche nelle aree di lusso e vacanza. Nonostante l’assenza di intenti dolosi, resta il peso di una giovane vita spezzata.
Vivian Spohr ha scelto il silenzio, affidandosi ai suoi avvocati. “Sgomento e profondo dolore per questo gravissimo incidente”, è quanto trasmesso attraverso una nota. L’attenzione ora si sposta sulle indagini e sull’esito dell’autopsia.
Il dolore resta, così come le domande. Ma la giustizia farà il suo corso.