Il padre di Aurora Maniscalco: ‘Mi ha tenuto all’oscuro dell’aggressione e dell’aborto’
Il caso della giovane Aurora Maniscalco, 23 anni, hostess palermitana precipitata da un appart-hotel a Vienna lo scorso 23 giugno, continua a scuotere le coscienze e a sollevare numerosi interrogativi. Il fidanzato, Elio Bargione, è indagato per istigazione al suicidio, mentre emergono dettagli inquietanti su quanto avvenuto nelle settimane precedenti alla tragedia.
L’aggressione e l’aborto di maggio: cosa è successo ad Aurora
Secondo quanto dichiarato da Francesco Maniscalco, padre di Aurora, la giovane aveva subito un’aggressione fisica a maggio, poco dopo aver avuto un aborto spontaneo. La notizia è riportata in un referto medico dell’ospedale Villa Sofia Cervello di Palermo, dove Aurora si era rivolta per cure mediche.
«Mia figlia mi ha tenuto all’oscuro sia dell’aborto che dell’aggressione» – ha raccontato il padre. Anche l’ex moglie di Maniscalco ha confermato che tra i giovani, Aurora e il fidanzato compresi, ci sarebbero stati momenti di tensione culminati forse in un’aggressione.
Questi dettagli hanno fatto emergere la necessità di ulteriori indagini per comprendere appieno il contesto di quanto accaduto prima della tragedia.
La tragedia a Vienna: contraddizioni e indagini in corso
La giovane è precipitata dall’appart-hotel in cui si trovava con il fidanzato. Due testimoni oculari avevano riferito che Aurora sarebbe caduta con la testa in avanti, ma l’autopsia ha rivelato fratture alle gambe e nessuna lesione alle costole, aprendo così ulteriori dubbi sulla dinamica dell’accaduto.
L’avvocato Alberto Raffadale sta cercando di ricostruire i fatti, chiedendo alle autorità austriache di acquisire foto e altre prove relative all’abitazione dove è avvenuta la caduta.
Nel frattempo, i pubblici ministeri di Palermo hanno chiesto la collaborazione delle autorità di Vienna per far luce sul caso e assicurare giustizia.
Il dolore della famiglia e la reazione della comunità
Oggi, a Palermo, si sono svolti i funerali di Aurora, una cerimonia toccante che ha messo in luce anche il dolore profondo della famiglia. Francesco Maniscalco ha espresso la sua rabbia per l’assenza della famiglia del fidanzato al funerale, un segnale di distacco e silenzio che ha ferito ulteriormente il genitore.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha deciso di concedere un loculo gratuito per la salma di Aurora, sottolineando come il tragico evento abbia scosso la comunità per la giovane età della vittima e per le circostanze ancora poco chiare.
Anche il sacerdote che ha celebrato la messa ha espresso parole dure, sottolineando come i giovani siano spesso costretti a lasciare la città per cercare un futuro migliore.