Carlo Panizzo trovato morto a 6 anni dopo ore di ricerche nel venezianoCarlo Panizzo trovato morto a 6 anni dopo ore di ricerche nel veneziano

Carlo Panizzo, il dramma di un pomeriggio d’estate e il drammatico ritrovamento

Era un lunedì di metà agosto quando il sorriso di Carlo Panizzo, 6 anni, si è perso tra le onde del litorale di Cavallino Treporti, in provincia di Venezia. Il bambino, residente a Roncade (Treviso), stava trascorrendo una giornata di mare con la madre, quando verso le 16:00 è stato visto per l’ultima volta in acqua, nei pressi di Ca’ Pasquali, tra il Villaggio San Paolo e il camping Vela Blu.

Un attimo di distrazione, poi l’allarme disperato della donna e la macchina dei soccorsi si è messa in moto, in una corsa contro il tempo che si sarebbe spenta soltanto all’alba.

La bandiera rossa e la mobilitazione dei soccorsi

Dal Maritime Rescue Sub Center della Direzione Marittima del Veneto è partito un imponente dispositivo: una motovedetta, due gommoni, pattuglie via terra, due elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato, un mezzo nautico e sommozzatori. Dalla Guardia di Finanza è arrivato un ulteriore supporto aereo, mentre in serata un ATR-42 “Manta” della Guardia Costiera, decollato da Pescara, ha perlustrato la zona con sofisticati sistemi di telerilevamento notturno.

Nonostante la giornata di sole, il vento in spiaggia era forte. Nel pomeriggio era stata issata la bandiera rossa, a rischio la balneazione. “Era calato il vento di bora. Si stava calmando, ma la corrente era forte, c’era risacca, vicino agli scogli c’era molto risucchio che ha rallentato anche i soccorsi” – ha riferito a Il Gazzettino uno dei bagnini presenti.

Anche i bagnini del litorale e decine di bagnanti hanno partecipato alle ricerche. Sul bagnasciuga si è formata una catena umana, mani strette in silenzio, lo sguardo fisso sull’orizzonte. La comunità ha vegliato il mare fino a tarda notte, pregando per un miracolo.

Il ritrovamento nella notte e il supporto psicologico alla famiglia

La speranza si è infranta poco prima delle 3:00 del mattino di martedì 12 agosto, quando i sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno individuato il corpo di Carlo a circa cento metri dalla riva, adagiato sul fondale vicino a un frangiflutti, a due metri di profondità. La tecnologia sonar ha permesso di localizzarlo dopo ore di ricerche incessanti.

Alla famiglia di Carlo, il bambino di 6 anni morto annegato nella località balneare. “È stato un impegno collettivo senza precedenti con ricerche in mare, in cielo ea terra, partito dalla concertazione del tavolo di emergenza coordinato dal Prefetto in merito alle attività di ricerca, al quale abbiamo preso parte assieme alla sindaca Roberta Nesto. La comunità ha sperato fino all’ultimo per un esito diverso. Siamo vicini alla famiglia, cui abbiamo fornito fin da subito supporto psicologico e logistico per affrontare queste ore terribili” – ha riferito Lo rende l’assessore comunale al Turismo Alberto Ballarin.

Il cordoglio e il lutto cittadino

La notizia del ritrovamento ha scosso Cavallino Treporti. La sindaca Roberta Nesto ha proclamato il lutto cittadino, sospendendo eventi e cerimonie. «Un dolore che colpisce tutta la nostra comunità» ha dichiarato. Il Comune ha messo a disposizione della famiglia supporto psicologico e logistico.

Il ricordo di Carlo e il silenzio sulle spiagge

La preside della sua scuola ha ricordato il bambino come «un dono di sorriso e dolcezza». Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso vicinanza alla famiglia, sottolineando come «nessuno si sia arreso fino al ritrovamento».

Dal camping Vela Blu alle strutture ricettive della zona, l’animazione è stata sospesa. «Una notte di speranza e preghiera, finita nel modo più doloroso» ha detto il presidente di Assocamping Francesco Berton. Le spiagge, oggi, sono rimaste in silenzio: un gesto semplice, ma potente, per condividere il lutto di una famiglia e di una comunità intera.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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