La sabbia calda di un pomeriggio d’agosto, le onde che si infrangono a pochi metri dalla riva, il vociare allegro dei bagnanti. Poi, in un attimo, il silenzio carico di paura. Carlo, un bambino di sei anni, è scomparso in mare a Cavallino Treporti, in provincia di Venezia, scatenando una mobilitazione immediata di soccorsi.
L’allarme della madre e la corsa dei soccorsi
L’incubo è iniziato poco prima delle 16 di lunedì 11 agosto, all’altezza della spiaggia del camping Vela Blu. La madre, che lo stava osservando giocare in acqua, lo ha perso di vista per pochi istanti. Quando ha rivolto di nuovo lo sguardo verso il punto in cui si trovava, il piccolo non c’era più. Sono stati i bagnini della zona, avvertiti dalla donna, a lanciare l’allarme alla Guardia Costiera, che ha inviato tre unità sul posto per coordinare le ricerche.
Un’operazione su vasta scala
L’area di ricerca si estende per chilometri, dal camping Vela Blu fino allo stabilimento Blue Sea. Tutte le torrette di salvataggio sono state attivate, mentre vigili del fuoco, personale subacqueo, elicotteri e moto d’acqua perlustrano incessantemente il tratto di mare. A supporto, è intervenuta anche un’unità della Guardia di Finanza.
L’impegno dei bagnini e dei volontari
Tra i primi a muoversi, i bagnini Gerardo e Matteo Vidal, che hanno coordinato le ricerche in acqua con il sostegno di decine di volontari. I bagnanti presenti si sono disposti in fila, immergendo la testa sott’acqua per scandagliare il fondale, nella speranza di individuare il piccolo.
L’attesa angosciante della comunità
Sul lungomare si respira un clima di sospensione. Molti vacanzieri hanno interrotto le attività per osservare l’andirivieni di imbarcazioni, moto d’acqua ed elicotteri. La sindaca di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, ha espresso la vicinanza dell’amministrazione alla famiglia: “Ore di ansia e apprensione per l’intera comunità… il nostro pensiero va alla mamma e ai parenti di Carlo in questo momento difficile”. Sul bagnasciuga c’è chi si è inginocchiato a pregare per il piccolo Carlo.
Ricerche pronte a proseguire anche di notte
Alle 21:30 di lunedì 11 agosto, il bambino risultava ancora disperso. La Guardia Costiera ha già predisposto la possibilità di proseguire le operazioni anche dopo il tramonto, con voli notturni e illuminazione artificiale in mare. Ogni minuto che passa aumenta l’angoscia, ma le squadre di soccorso restano determinate a non interrompere la ricerca finché non sarà fatta chiarezza sulla sorte di Carlo.