Il bimbo era ricoverato all'ospedale Regina MargheritaIl bimbo era ricoverato all'ospedale Regina Margherita

Il bimbo era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale Regina Margherita di Torino

Un lutto che ha scosso la comunità di Omegna: è deceduto all’ospedale Regina Margherita di Torino il bimbo di tre anni, di nazionalità moldava, che sabato 24 agosto era caduto nella piscina del bed & breakfast Al Poggio. La Procura di Verbania ha aperto un fascicolo per chiarire le cause dell’incidente: si indagherà in particolare sulla dinamica e sul rispetto delle norme di sicurezza.

Cosa è successo al B&B ad Omegna

Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, la famiglia era a tavola mentre il piccolo giocava con altri bambini vicino alla piscina. Non vedendolo tornare, i genitori lo hanno cercato e il padre lo ha trovato in fondo alla vasca. Estratto dall’acqua, il bambino è stato subito soccorso e trasferito, in elicottero, al Regina Margherita di Torino dove è morto tre giorni dopo. Le condizioni erano gravissime fin dal primo momento.

Perché la Procura ha aperto un’inchiesta?

Il pm Laura Carrera ha disposto l’autopsia e nominato consulenti tecnici per accertare la causa della morte e verificare i requisiti tecnici della piscina. Gli accertamenti punteranno sulla misurazione della profondità e della superficie della vasca, sul funzionamento degli eventuali dispositivi di sicurezza e sulla presenza di personale formato in grado di intervenire tempestivamente.

Era obbligatorio un bagnino?

Dalle prime verifiche la piscina sembrerebbe avere una superficie inferiore ai 100 mq e una profondità presumibilmente sotto la soglia che, in Piemonte, non impone la presenza obbligatoria di un assistente bagnanti (la soglia è indicativamente 1,4 m). Tuttavia gli inquirenti verificheranno se il regolamento regionale è stato rispettato e se nella struttura fosse comunque presente personale formato o dispositivi di sicurezza come salvagente, allarmi o dispositivi anti-annegamento.

Cosa dichiarano i gestori e la comunità locale?

Il titolare del B&B ha dichiarato di non essere presente al momento dell’incidente e di aver visto la famiglia solo in occasione dell’arrivo dei parenti ospitati nella struttura. «Capisco il dolore della famiglia», ha detto all’Ansa. Il sindaco di Omegna, Daniele Berio, ha espresso cordoglio a nome dell’intera comunità, sottolineando lo sgomento per la perdita del piccolo — identificato come Felix — e la vicinanza ai genitori.

Donazione organi e prossimi passaggi dell’indagine

I genitori hanno autorizzato la donazione degli organi del bambino, gesto che la comunità ha accolto con grande commozione. Sul piano giudiziario, l’autopsia e la consulenza tecnica sullo stato della piscina saranno i passaggi decisivi per stabilire eventuali responsabilità. Sul piano amministrativo, gli esiti potranno sollevare dubbi sull’applicazione delle norme regionali relative alle piscine delle strutture ricettive.

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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