Una famiglia spezzata
«Ho sentito mamma e papà venerdì sera, sembrava tutto normale». Mario Ocone, primogenito di Elisa Polcino e Salvatore Ocone, ricorda con la voce rotta gli ultimi momenti di apparente serenità. Pochi giorni dopo, la tragedia: la madre uccisa dal marito, il fratello Cosimo morto e la sorella di 16 anni in coma farmacologico.
Un anniversario mai celebrato
Il 19 ottobre la coppia avrebbe festeggiato i 25 anni di matrimonio. Elisa aveva comprato un vestito nuovo, scelto il menù e prenotato un ristorante. Invece, la festa si è trasformata in una strage familiare.
Le parole di Mario: «Papà non lo perdonerò»
Intervistato in tv, Mario non riesce a trattenere le lacrime: «Papà era un lavoratore, non aveva mai mostrato segni di violenza. Prendeva antidepressivi, era sotto cura, ma nessuno immaginava un gesto simile. Io gli volevo bene, ma non lo perdonerò mai».
La sorella in coma
La ragazza 16enne, ritrovata agonizzante, è stata operata per un grave trauma cranico al Neuromed di Pozzilli. I medici l’hanno indotta in coma farmacologico. «Sono andato a trovarla oggi – racconta Mario – speriamo si riprenda».
La comunità in lutto
Il Comune di Paupisi ha proclamato il lutto cittadino per i funerali di Elisa e del figlio Cosimo. Un’intera comunità si stringe attorno a Mario, rimasto solo a fare i conti con il dolore.
Una tragedia che interroga
La strage di Paupisi apre interrogativi sulla salute mentale, sull’uso dei farmaci antidepressivi e sulla prevenzione della violenza domestica. Un dramma che non lascia indifferenti e che resterà per sempre impresso nella memoria del Sannio.