Giulia SchiffGiulia Schiff

“Tutti assolti perché il fatto non sussiste

Con queste parole il giudice monocratico Mario La Rosa del Tribunale di Latina ha messo fine al processo che vedeva imputati otto ex allievi piloti dell’Aeronautica militare, accusati di violenza privata e lesioni ai danni della loro collega Giulia Schiff, oggi 26enne.

Il pubblico ministero Antonio Sgarrella aveva chiesto per ciascuno di loro un anno di reclusione, ma la sentenza ha ribaltato completamente l’impianto accusatorio.

I fatti risalgono al 2018, durante il cosiddetto “battesimo del volo” all’aeroporto militare “Enrico Comani”, sede del 70° Stormo di Latina, quando — secondo l’accusa — la giovane sarebbe stata colpita con dei fuscelli, spinta contro l’ala di un aereo e poi gettata in piscina. Della vicenda se ne è occupata più volte Le Iene.


Il giudice: “Il fatto non sussiste”

Secondo la ricostruzione accusatoria, si trattava di una violenza di gruppo travestita da tradizione militare. Ma per il giudice non si è trattato di un atto penalmente rilevante.
Il reato di lesioni è stato derubricato in percosse, non più perseguibile per tardività della querela.

L’assoluzione, dunque, è arrivata con formula piena. “Un’assoluzione nel nome dell’Aeronautica militare”, ha commentato l’avvocato dello Stato Maurizio Greco, difensore dell’amministrazione.


La difesa esulta: “Decisione equilibrata, giustizia è fatta”

Grande soddisfazione tra i legali del collegio difensivo.
“Abbiamo trovato un giudice estremamente equilibrato, che ha basato la sentenza sull’istruttoria dibattimentale e non sul clamore mediatico”, ha dichiarato l’avvocato Michela Scafetta, che assisteva cinque degli imputati.

I ragazzi sono sempre stati sereni, anche se consapevoli del peso mediatico del processo. L’Aeronautica è sempre stata vicina a loro, e oggi possiamo dire che giustizia è stata fatta”, ha aggiunto.

La difesa ritiene improbabile un appello: “Il reato si prescrive a gennaio, e solo la Procura potrebbe impugnarlo. Ma non ci aspettiamo sviluppi”, ha precisato ancora Scafetta.


L’altra voce: il commento dell’avvocato di Giulia Schiff

“Le sentenze si rispettano”, ha dichiarato l’avvocato Massimo Strampelli, legale di Giulia Schiff, dopo la lettura della decisione.
“Il tribunale ha ritenuto che questo rito presentasse i crismi della liceità, confermando sostanzialmente quanto già valutato dalla commissione d’inchiesta dell’Aeronautica militare.”

Una chiusura che non cancella la vicenda personale e professionale della giovane ex allieva, che nel frattempo ha intrapreso un percorso di vita molto diverso.


Chi è Giulia Schiff: dall’Accademia di volo al fronte ucraino

Giulia Schiff, originaria del Veneto, era entrata in Accademia a 18 anni, distinguendosi per determinazione e risultati.
Dopo la denuncia dei presunti episodi di nonnismo e violenze, era stata espulsa dall’Aeronautica militare, contestando pubblicamente un sistema chiuso e ostile alle donne.

Negli anni successivi, la giovane è diventata un simbolo di denuncia contro gli abusi in divisa, fino a volare in Ucraina come volontaria a sostegno delle forze di Kiev, dopo l’invasione russa.

Durante quella missione ha conosciuto Victor, veterano israeliano e oggi suo marito.
Dopo mesi al fronte, ha abbandonato la guerra per ricominciare una nuova vita in Israele.


Una nuova vita da madre

Oggi, a cinque mesi dalla nascita del suo bambino, Giulia Schiff è mamma del piccolo Nathan Loris, nato a Venezia.
“Fare la mamma è stato molto impegnativo – ha raccontato all’Adnkronos –. Mi sono resa conto di cosa significhi davvero la maternità e mi chiedo perché non se ne parli di più. Se tutti sapessero quanto è complicato, ci sarebbe molto più rispetto per le donne e per le madri.”

Una dichiarazione che mostra una Giulia diversa, più matura e riservata, ma ancora animata dalla stessa forza che l’ha sempre contraddistinta.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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