Atterraggio d’emergenza per un volo Ryanair: a bordo restavano solo 6 minuti di carburante
Momenti di paura in volo per i passeggeri del Ryanair FR5788, partito da Pisa e diretto a Glasgow Prestwick, costretto a un atterraggio d’emergenza a Manchester dopo essere rimasto con solo sei minuti di carburante.
L’episodio, avvenuto lo scorso 3 ottobre, è stato riportato dal Daily Mail e ha provocato l’apertura di un’inchiesta da parte delle autorità britanniche per la sicurezza aerea (CAA).
La tempesta Amy e i tentativi di atterraggio falliti
Il Regno Unito, quel giorno, era flagellato dalla tempesta Amy, con raffiche di vento fino a 160 km/h che hanno costretto a cancellazioni e deviazioni in diversi aeroporti.
Il Boeing 737-800, operato da Malta Air per Ryanair, ha tentato due volte di atterrare in Scozia — prima a Prestwick e poi a Edimburgo — ma le condizioni proibitive hanno reso impossibili le manovre.
Dopo il secondo tentativo, il comandante ha dichiarato “fuel mayday”, il codice internazionale di emergenza per carenza di carburante, e ha deciso di dirigersi verso Manchester, dove l’aereo ha toccato terra in sicurezza.
Solo 220 kg di carburante nei serbatoi
Al momento dell’atterraggio, secondo il Daily Mail, i serbatoi contenevano appena 220 chilogrammi di carburante, equivalenti a 5 o 6 minuti di autonomia.
Una quantità ben al di sotto del minimo di sicurezza, fissato per questo tipo di aereo in almeno 30 minuti di volo.
Le procedure internazionali prevedono che, in caso di emergenza carburante, il pilota comunichi immediatamente la situazione e ottenga priorità assoluta per l’atterraggio — cosa avvenuta correttamente a Manchester.
Panico tra i passeggeri: “Ci siamo sentiti intrappolati nei cieli”
A bordo, la tensione è stata altissima.
“Quando il pilota ha tirato su l’aereo a pochi metri dalla pista, la gente ha iniziato a urlare”, ha raccontato Alexander Marchi, uno dei passeggeri, all’Ayr Advertiser.
“Quando finalmente siamo atterrati, c’è stato un applauso spontaneo. Tutti erano sollevati ma anche scossi”.
Il volo era già partito in ritardo da Pisa a causa delle proteste e dello sciopero improvviso della Cgil che avevano rallentato le operazioni all’aeroporto toscano.
“Temevamo che la tempesta ci raggiungesse prima di arrivare”, ha aggiunto Marchi.
Indagine sulla gestione del carburante
Le autorità britanniche hanno aperto un’inchiesta ufficiale per verificare le cause del quasi esaurimento del carburante e accertare che tutte le procedure siano state rispettate.
Un portavoce di Ryanair ha confermato di aver segnalato il caso agli enti competenti, precisando che “l’aereo è atterrato in piena sicurezza e i passeggeri non sono mai stati in pericolo”.
Ryanair e i precedenti
Non è la prima volta che un volo Ryanair è costretto a un atterraggio d’emergenza per carburante basso.
Episodi simili si erano verificati nel 2012 in Spagna, quando tre aerei della compagnia erano stati costretti a deviare a Valencia per la stessa ragione.
Le indagini allora portarono a una revisione delle linee guida sulla gestione delle riserve di carburante.
Un sospiro di sollievo e tante domande
Dopo l’atterraggio, i passeggeri sono stati assistiti e trasferiti su altri voli diretti in Scozia.
Ryanair ha dichiarato che collaborerà pienamente con le autorità britanniche per chiarire ogni aspetto dell’incidente.
Un episodio che, seppur concluso senza feriti, riaccende i riflettori sulla sicurezza aerea, soprattutto in condizioni meteorologiche estreme come quelle provocate dalla tempesta Amy.