Femminicidio a Lettomanoppello, ha sparato e ucciso l'ex moglie in stradaFemminicidio a Lettomanoppello, ha sparato e ucciso l'ex moglie in strada

Orrore a Lettomanoppello: uccide l’ex a colpi di pistola in piena strada, i colpi sfiorano il nipote 12enne

Tragedia nel pomeriggio di giovedì 9 ottobre a Lettomanoppello, piccolo comune in provincia di Pescara.
Una donna di 66 anni, Cleria Mancini, sarta molto conosciuta in paese, è stata uccisa a colpi di pistola dal suo ex marito, Antonio Mancini, 70 anni, pluripregiudicato.
L’omicidio è avvenuto in strada, intorno alle 18:30, davanti agli occhi attoniti di alcuni passanti. Accanto alla donna sembra ci fosse anche il nipote dodicenne, vivo per miracolo.


La fuga e la sparatoria nel bar

Dopo aver esploso i colpi contro l’ex moglie, Antonio Mancini è fuggito a bordo della sua auto e si è diretto verso Turrivalignani, un borgo distante appena quattro chilometri.
Qui si è barricato in un bar, dove ha continuato a sparare all’impazzata, colpendo un’auto parcheggiata ma senza ferire nessuno.

L’uomo, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe utilizzato una pistola rubata nel 2011 a un agente della Polizia Penitenziaria. Neanche la presenza del nipote, di appena 12 anni, è riuscito a farlo desistere dall’omicidio. Uno dei proiettili, secondo quanto si apprende, avrebbe sfiorato anche il ragazzino che, per fortuna, non ha riportato danni o ferite

I carabinieri della Compagnia di Popoli e del Reparto Operativo di Pescara hanno immediatamente circondato la zona.
Dopo alcuni minuti di tensione, Mancini si sarebbe seduto a terra, consentendo ai militari di intervenire e bloccarlo senza ulteriori spari.


La vittima: una donna stimata, uccisa davanti ai suoi concittadini

Cleria Mancini, madre e sarta molto conosciuta, è morta sul colpo. I soccorritori del 118, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
La scena del delitto, in via centrale del paese, è stata immediatamente transennata. Gli investigatori hanno repertato i bossoli e acquisito le testimonianze di chi ha assistito all’agguato.

I due ex coniugi erano separati da diversi anni, ma secondo alcuni conoscenti l’uomo non aveva mai accettato la fine della relazione.

Negli ultimi tempi, avrebbe manifestato forte risentimento nei confronti della donna, con cui condivideva ancora alcuni legami economici e familiari. L’uomo, che a quanto pare ha avuto già un passato dietro le sbarre, era in possesso di un’arma che, stando alle prime indagini, sarebbe risultata rubata ad un agente di polizia penitenziaria nel 2011.


Le indagini e il contesto di violenza

Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire i movimenti dell’uomo prima e dopo l’omicidio.
L’arma del delitto, una pistola semiautomatica di provenienza illecita, è stata sequestrata.
Secondo una prima ricostruzione, Mancini avrebbe atteso la ex moglie per strada, per poi esplodere diversi colpi da distanza ravvicinata.

Il procuratore di Pescara ha confermato che le indagini proseguiranno per omicidio volontario aggravato, con l’aggravante del legame affettivo.
“Un delitto brutale, premeditato e commesso in luogo pubblico”, hanno riferito fonti investigative.


L’orrore e lo sconcerto nel paese

Il piccolo centro di Lettomanoppello è sotto shock.
“Era una donna gentile, tranquilla, lavorava tanto e non parlava mai male di nessuno”, racconta una vicina.
La notizia della morte di Cleria si è diffusa rapidamente anche nei paesi limitrofi, dove la donna era conosciuta per la sua attività di sarta.

Mentre Antonio Mancini si trova ora nel carcere di Pescara in attesa dell’interrogatorio di convalida, la comunità si interroga sull’ennesimo caso di femminicidio annunciato.
Un’altra donna uccisa da chi, un tempo, avrebbe dovuto amarla.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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