La tragedia nella notte sui Monti Lepini
Era la sera di venerdì, poco dopo le 22:00, quando Frosinone è stata scossa da una notizia che ha gelato la città. Mario Grasso, 59 anni, originario di Roma ma da tempo residente nel capoluogo ciociaro, ha perso la vita in un drammatico incidente avvenuto a ridosso del casello autostradale, nei pressi dell’ex stabilimento Permaflex, lungo la strada che costeggia i Monti Lepini.
Grasso, figura di rilievo nel gruppo Leonardo, dove ricopriva il ruolo di Head of Planning, Governance & Pmo, è stato travolto da un Suv dei Vigili del Fuoco di Frosinone. Alla guida c’era un pompiere che stava rientrando da una missione a Cassino.
Secondo le prime ricostruzioni, l’impatto sarebbe stato violentissimo. Il vigile, sotto choc, ha riferito di non aver visto il pedone e di esserselo ritrovato improvvisamente davanti al cofano. Le indagini della Polizia Stradale sono ancora in corso: resta da chiarire se l’uomo stesse attraversando in un tratto privo di strisce pedonali o se sia stato urtato da un altro veicolo e sbalzato sulla traiettoria del Suv dei Vigili del Fuoco.
Il cordoglio dei Vigili del Fuoco e della comunità
Nelle prime ore del mattino, il Comando dei Vigili del Fuoco di Frosinone ha diffuso una nota ufficiale:
“Esprimiamo il nostro più profondo dispiacere per l’accaduto, che ci rattrista profondamente. I Vigili del Fuoco dedicano la loro vita alla salvaguardia delle persone. Siamo vicini alla famiglia e a tutti coloro che sono coinvolti in questa tragedia.”
Parole di umanità e dolore che si aggiungono a quelle dei tanti colleghi e amici che hanno conosciuto Mario Grasso nel corso della sua carriera, descrivendolo come un uomo “attento, rigoroso, generoso e sempre pronto ad aiutare”.
La salma è stata trasferita all’Istituto di Medicina Legale di Tor Vergata, dove sarà disposta l’autopsia per chiarire ogni aspetto dell’incidente. La strada, chiusa per alcune ore per consentire i rilievi, è stata poi riaperta al traffico.
Perché continuano a morire pedoni e motociclisti sulle strade del Lazio?
La morte di Mario Grasso riaccende un tema drammatico e sempre più urgente: quello della sicurezza stradale. Dall’inizio dell’anno, 48 pedoni hanno perso la vita nel Lazio, di cui 26 solo a Roma. Numeri che raccontano una vera e propria emergenza.
Azione Roma ha lanciato una campagna dal titolo “Basta morti sulle strade”, con affissioni e flash mob nei punti più pericolosi della Capitale. “È fondamentale investire in informazione e prevenzione — ha dichiarato il consigliere regionale Alessio D’Amato — perché ogni anno la prima causa di morte tra i giovani resta l’incidente stradale. È una strage silenziosa che richiede una risposta immediata.”
Il progetto di legge regionale “Lazio Strade Sicure”, proposto dallo stesso D’Amato, è ancora fermo in Consiglio da oltre due anni. L’obiettivo: migliorare infrastrutture, controlli e educazione alla sicurezza, per una rete viaria più umana e consapevole.
Un ricordo che resta
A Frosinone, il nome di Mario Grasso resterà legato non solo alla sua carriera in Leonardo, ma anche alla sua presenza discreta e alla passione per il territorio. “Era una persona che credeva nel valore del lavoro e della responsabilità – racconta un amico – ma soprattutto nella gentilezza.”
In queste ore i social si stanno riempiendo di messaggi di cordoglio. Colleghi, conoscenti e cittadini che lo avevano incrociato anche solo una volta ricordano il suo sorriso e la sua eleganza d’animo.
Un’altra vita spezzata, un’altra croce sulla mappa delle nostre strade. E una domanda che torna a farsi strada, ogni volta più pressante: quante vite dovranno ancora essere spezzate prima che la sicurezza diventi davvero una priorità?