L'abitazione dopo il destante rogoL'abitazione dopo il destante rogo

Paura e terrore nella notte di Latina Scalo

Un boato improvviso ha spezzato il silenzio della notte tra venerdì e sabato a Latina Scalo, svegliando la vicina comunità e trasformando un appartamento in un inferno di fuoco. Alle 1:30 circa, un giovane di 24 anni, chef di successo a Milano, e la sua compagna hanno assistito impotenti alle fiamme che hanno divorato la loro abitazione. Erano ancora in fase di trasloco. Sono miracolosamente sopravvissuti insieme ai due cani al rogo che ha devastato l’appartamento tra Latina e Sermoneta.

Il giovane, rientrato da poco da Milano per stare vicino alla madre ospite di una struttura protetta con altri due figli minorenni, ha raccontato momenti di autentico terrore: un boato improvviso, fiamme che avvolgono tutto e la corsa disperata per mettersi in salvo.


Quali sono le circostanze dell’incendio?

Secondo una prima ricostruzione, l’incendio potrebbe essere stato causato da un innesco o da una bottiglia incendiaria lanciata all’interno dell’abitazione attraverso una finestra. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco per domare le fiamme, i Carabinieri per i rilievi e il 118 per soccorrere i due giovani, risultati intossicati dal fumo e trasferiti in ospedale. I danni all’immobile ammontano a circa 30 mila euro.


Chi sono le vittime e qual è il loro legame familiare?

Il giovane salvato, Paolo, è figlio della proprietaria dell’appartamento e della donna vittima da anni di stalking e minacce da parte dell’ex compagno. La madre, sottoposta a tutela e protetta da una struttura speciale, aveva appena ottenuto un provvedimento del tribunale che sospendeva la potestà genitoriale dell’ex e affidava i figli esclusivamente a lei, con obblighi di pagamento e controlli periodici al Serd.

Paolo racconta:

“Cosa altro deve accadere? Mio fratello, mia madre potevano morire. È inaccettabile che chi subisce stalking non venga tutelato seriamente.”

La donna ha subito in passato aggressioni fisiche e minacce di morte, tra cui essere trascinata per i capelli fuori dall’auto dall’ex compagno.


Cosa stanno indagando i Carabinieri?

Le indagini sono a tutto campo. I militari hanno acquisito le immagini di videosorveglianza e stanno esaminando la possibilità di un collegamento tra il rogo e i conflitti familiari della madre di Paolo. Il caso, su cui vige il massimo riserbo, è seguito anche dal Garante regionale per l’infanzia, Monica Sansoni, che ha sottolineato la delicatezza e la complessità della vicenda: “È un caso difficile e rischioso che ha bisogno della massima attenzione”. La telecamere dell’abitazione è stata manomessa tempo fa.


È un incendio doloso legato allo stalking?

Tutti gli elementi portano a sospettare una matrice dolosa, probabilmente legata al conflitto familiare e alle recenti decisioni del tribunale. La madre del giovane teme per la propria incolumità e quella dei figli:

“Non posso più uscire da sola, non mi sento tutelata. In quell’incendio potevo perdere mio figlio. Cosa altro deve accadere prima che si intervenga in maniera decisa?”

Le autorità proseguono le indagini senza escludere alcuna ipotesi, con l’obiettivo di individuare chi ha messo in pericolo vite umane e animali in maniera così deliberata.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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