Sinner trionfa a ViennaSinner trionfa a Vienna

Come ha affrontato Sinner la finale contro Zverev: ‘Sono rimasto incollato alla partita’

“Questa vittoria mi fa sentire benissimo. La finale era cominciata malissimo: avevo palle break e invece sono partito indietro”, ha dichiarato Jannik Sinner ai microfoni di Askanews al termine dell’Erste Bank Open di Vienna. L’azzurro, numero due del mondo e prima testa di serie, ha affrontato Alexander Zverev, numero tre del ranking Atp, vincendo con il punteggio di 3-6, 6-3, 7-5 in due ore e mezza di autentica battaglia sul campo indoor austriaco.

Sinner ha spiegato come la chiave del successo sia stata la gestione mentale: “Ho provato a rimanere incollato alla partita dal punto di vista mentale. Il terzo set è stato un su e giù. La cosa più importante è cercare di non mollare e rimanere lì. Ho cercato di fare le scelte giuste nei momenti decisivi. Servire bene e risparmiare le energie nei miei turni di battuta è stata fondamentale”.

Quali sono stati i momenti decisivi del match?

Il match si è aperto con Zverev dominante nel primo set, portando Sinner in difficoltà con palle break e accelerazioni improvvise. Tuttavia, la resilienza dell’altoatesino ha ribaltato l’incontro nei due set successivi. “È stata una grande performance”, ha ribadito Sinner durante la premiazione, ringraziando pubblicamente il suo team, la famiglia e la fidanzata presenti a Vienna. Ha incluso nei ringraziamenti anche gli organizzatori e i raccattapalle, sottolineando l’atmosfera speciale del torneo: “Questa settimana per me è sempre speciale. Ci vediamo nel 2026”.

Zverev dopo la sconfitta: ‘Negli ultimi due anni è ingiocabile’

Alexander Zverev, sconfitto ma generoso nel riconoscere il merito dell’avversario, ha dichiarato: “Congratulazioni a Sinner che negli ultimi due anni è ingiocabile. È un anno straordinario con quattro finali Slam. Sei stato il miglior giocatore di questa settimana. Complimenti allo staff”.

Qual è il valore del titolo di Vienna per Sinner

Il successo rappresenta il 22° titolo in carriera per Sinner, il quarto nel 2025 e il secondo a Vienna dopo quello del 2023. L’azzurro ha allungato a 21 la striscia di vittorie consecutive su cemento indoor. Il trionfo arriva dopo le polemiche legate al rifiuto di partecipare alla Davis Cup, consolidando la sua leadership tecnica e mentale nel circuito Atp.

Come Sinner può tornare numero uno nel mondo?

Il torneo di Parigi Bercy potrebbe essere decisivo per il ritorno di Sinner in vetta al ranking mondiale. Attualmente a -840 punti da Carlos Alcaraz, l’azzurro potrebbe ridurre il gap a -740 considerando lo scarto di 100 punti dello spagnolo del 2024. Per superare Alcaraz, Sinner dovrà vincere il Masters 1000 di Parigi mentre lo spagnolo non dovrà andare oltre i quarti di finale. In questo scenario, Sinner arriverebbe alle Finals da numero uno per 60 punti, con la possibilità di chiudere l’anno in vetta al ranking se replicasse la performance dello scorso anno, vincendo il torneo di fine stagione da imbattuto e limitando i successi dello spagnolo nel round robin.

Che significato ha questa vittoria per la carriera dell’azzurro?

Oltre al punteggio e ai trofei, Sinner sottolinea l’importanza della resilienza e della gestione mentale nei momenti chiave: “La finale era cominciata malissimo ma ho provato a rimanere incollato alla partita. La chiave è stata servire bene e giocare al meglio i punti decisivi, gestendo le energie fisiche e mentali”. L’azzurro consolida così il suo ruolo di leader emergente del tennis mondiale, con occhi puntati sulle prossime sfide indoor e sulla corsa al numero uno.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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