Verso l’archiviazione l’inchiesta sulla scomparsa di Tatiana Tramacere
Il caso di Tatiana Tramacere, la 27enne di Nardò scomparsa il 24 novembre scorso, si avvia verso una conclusione ufficiale. Gli inquirenti hanno comunicato che, contrariamente alle prime ipotesi, non ci sarebbero elementi per sostenere l’istigazione al suicidio nei confronti del 30enne Dragos Ioan Gheormescu, l’amico presso cui la giovane era stata ritrovata ieri sera. Per gli investigatori si tratterebbe di un allontanamento volontario della ragazza.
La corsa contro il tempo dei Carabinieri
Le indagini sono state condotte attraverso un lavoro tecnico e meticoloso. Quattro giorni dopo la denuncia della famiglia, i carabinieri hanno acquisito le registrazioni delle telecamere poste nelle vicinanze del parco dove Tatiana era stata vista per l’ultima volta. Un temporale aveva inizialmente compromesso il funzionamento degli impianti pubblici, rendendo necessaria la ricerca nei circuiti privati.
Tra il 2 e il 3 dicembre, gli investigatori sono riusciti a isolare i fotogrammi che ritraevano Tatiana insieme a Gheormescu mentre si allontanavano dal parco e rientravano nell’appartamento di quest’ultimo. Le immagini successive, relative ai quattro giorni seguenti, hanno confermato che la giovane non aveva più lasciato l’abitazione.
Il ritrovamento e le condizioni della ragazza
I Carabinieri, certi della sua presenza ma temendo di trovarsi di fronte a un crimine, hanno deciso di intervenire con il supporto degli specialisti del RIS. Tatiana è stata rintracciata in un abbaino sul terrazzo dell’edificio, viva e in buona salute. La giovane era in possesso di due telefoni, diversi dal suo, che potrebbero essere stati utilizzati nei giorni di permanenza nell’abitazione.
L’amico, unico indagato della vicenda, è stato interrogato dagli inquirenti. Al momento, la ricostruzione conferma che non vi sono elementi per sostenere la responsabilità penale di Dragos Ioan Gheormescu.
Le parole del comandante della Legione Carabinieri Puglia
Il generale Iacopo Mannucci Benincasa, comandante della Legione Carabinieri Puglia, ha sottolineato l’importanza della collaborazione e del metodo investigativo: “Un lavoro incessante, condotto con metodo, professionalità e sensibilità, che ha intrecciato analisi di dati, sopralluoghi, tracce tecnologiche e riscontri investigativi, fino a ricostruire passo dopo passo gli ultimi movimenti della giovane”.
Il generale ha evidenziato come il ritrovamento sia stato reso possibile grazie all’impegno sinergico dei militari del Comando Provinciale e al contributo tecnico-scientifico dei RIS di Roma, sottolineando l’elevato livello di professionalità messo in campo.
Un omaggio alla memoria del brigadiere Carlo Legrottaglie
Durante la conferenza, il generale Mannucci Benincasa ha reso omaggio al brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso in un conflitto a fuoco il 12 giugno scorso a Francavilla Fontana. “Il suo sacrificio eroico, la sua abnegazione e il profondo senso del dovere restano un faro di integrità e coraggio”, ha dichiarato il comandante, sottolineando il valore della dedizione dei Carabinieri al servizio della comunità.
La vicenda si chiude con sollievo e speranza
Il ritrovamento di Tatiana Tramacere pone fine a giorni di tensione e ansia, restituendo sollievo alla famiglia e alla comunità di Nardò e del Salento. L’esito positivo dell’intervento delle forze dell’ordine rappresenta un esempio di efficienza investigativa e di coordinamento tra diverse strutture operative.

