La tragica morte della piccola Lucia, caccia al terzo veicolo
Avrebbe compiuto tre mesi il 12 dicembre la piccola Lucia Tonino, la neonata morta nel drammatico incidente avvenuto sabato sull’autostrada A5, nel tratto di Volpiano. Una carambola ancora tutta da definire, con passaggi chiave che gli investigatori della Polizia Stradale stanno ricostruendo in ogni dettaglio. I primi riscontri hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati del conducente di un furgone, dipendente di una ditta torinese, per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga dopo incidente.
Come si è verificata la carambola sulla Torino-Aosta
La Fiat 500X su cui viaggiavano madre e figlia è finita fuori carreggiata. L’ovetto con la neonata è stato sbalzato sull’asfalto. Al momento dell’arrivo dei soccorsi non c’erano altri veicoli sul posto, ma i rilievi hanno subito mostrato che non si trattava di un incidente autonomo.
Le dichiarazioni del conducente: cosa non convince
L’autista del furgone, rintracciato in seguito, ha inizialmente riferito di aver urtato “un animale” – ha riferito di un cinghiale -, ribadendo poi di aver colpito “qualcosa di lieve”. Una versione che non ha convinto la Procura di Ivrea, soprattutto alla luce di due testimoni che lo avrebbero visto scendere dal mezzo dopo l’urto per poi ripartire.
Il ruolo del terzo veicolo e le immagini da esaminare
Secondo le indagini, dopo la prima collisione un altro veicolo avrebbe travolto la neonata, che era avvolta in un sacco nanna. Gli inquirenti stanno esaminando i filmati delle telecamere e gli accessi ai caselli autostradali per identificare l’auto.
L’ovetto era correttamente fissato?
Una verifica delicata riguarda il dispositivo di ritenuta. Non è ancora chiaro se l’ovetto fosse ancorato in modo corretto alla vettura. La madre, la 35enne Costanza Fiore, è stata dimessa ma non ha ancora potuto essere ascoltata per via delle condizioni emotive. È indagata come atto dovuto.
L’autopsia sulla neonata: cosa deve chiarire
Il magistrato ha disposto l’autopsia per stabilire se Lucia fosse già morta nell’impatto con il suolo o se sia deceduta dopo essere stata investita dal secondo veicolo. Una distinzione che potrebbe incidere sulla posizione degli indagati.
La posizione dell’uomo e le verifiche in corso
Il furgone aziendale è stato sequestrato. L’uomo rischia contestazioni gravi: omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga. Le prossime ore saranno decisive per delineare le responsabilità e ricostruire con precisione una dinamica complessa e ancora avvolta da diversi interrogativi.

