Il cantante e chitarrista deceduto dopo una breve malattia
È morto Chris Rea, il celebre cantante e chitarrista britannico di origini italiane, all’età di 74 anni. A dare la notizia è stata una portavoce della famiglia: “È con immensa tristezza che annunciamo la morte del nostro amato Chris. È spirato pacificamente oggi in ospedale, circondato dai suoi familiari, dopo una breve malattia”.
Il cantante è mancato lunedì 22 dicembre, ma poche ore prima il suo ultimo post su Instagram mostrava un’auto su un’autostrada innevata con un cartello stradale che recitava: “Torno a casa per Natale con mille ricordi”. Poi ha aggiunto una didascalia che recita: “Dalla testa ai piedi nelle code. Se è un Natale bianco, speriamo che il viaggio sia tranquillo”.
Gli inizi e la carriera internazionale
Nato a Middlesbrough, Inghilterra, da un padre di Arpino e madre irlandese, Rea iniziò a muovere i primi passi nella musica negli anni ’70. Il suo esordio fu segnato dall’album Whatever Happened To Benny Santini? (1978), un ironico riferimento allo pseudonimo che la casa discografica tentò di imporgli. Il disco gli valse una nomination ai Grammy e lo fece emergere sulla scena musicale britannica.
Il successo negli anni ’80 e ’90
Il primo posto in classifica arrivò con The Road to Hell (1989) e Auberge (1991), entrambi album di enorme successo nel Regno Unito. Tra i singoli più celebri, oltre a Josephine, spicca Driving Home for Christmas, ormai diventato un classico natalizio, rientrato recentemente nella top 30 britannica. La sua musica fondeva elementi di rock e blues, creando uno stile immediatamente riconoscibile e apprezzato in tutta Europa.
Una vita tra musica, cinema e passioni
Oltre alla musica, Rea si dedicò al cinema, alle colonne sonore e alla scrittura: il film La Passione si ispira alla sua passione per le corse automobilistiche e alla figura del pilota Wolfgang von Trips. Collezionista di auto d’epoca, partecipò a corse e fu anche attore, comparendo in Parting Shots (1999) accanto a John Cleese, Bob Hoskins e Felicity Kendal.
L’eredità di un’icona musicale
Chris Rea lascia un’eredità artistica che trascende generazioni. La sua capacità di raccontare emozioni universali attraverso il rock e il blues, unita a una personalità riservata e appassionata, ha conquistato milioni di fan. La sua scomparsa a pochi giorni dal Natale conferisce un tono malinconico al ricordo del musicista, che resterà indimenticabile per la profondità delle sue canzoni e il fascino della sua arte.

