Fabrizio Corona e Antonio MedugnoFabrizio Corona e Antonio Medugno

Caso Signorini, intervista ad Antonio Medugno e nuove rivelazioni nella nuova puntata di Falsissimo

Non si ferma Fabrizio Corona, nemmeno dopo il sequestro disposto dalla Procura che indaga per revenge porn. Lunedì 22 dicembre l’ex re dei paparazzi ha pubblicato la seconda puntata di “Falsissimo – Il prezzo del successo, Parte Nuova”, andando avanti per la sua strada e rilanciando un format che da giorni alimenta un dibattito acceso e polarizzato nel Paese.

Una scelta che segna un nuovo capitolo di una vicenda sempre più complessa, tra profili giudiziari, esposizione mediatica e responsabilità pubbliche.


La nuova puntata dopo il sequestro

La puntata è strutturata in due parti. Nella prima, gratuita, l’ex gieffino Antonio Medugno ricostruisce il suo rapporto con Alfonso Signorini, fornendo una versione personale dei fatti. Nella seconda parte, a pagamento, vengono annunciati ulteriori dettagli destinati – nelle intenzioni di Corona – a “far rumore” e a riaccendere l’attenzione su un caso che da giorni divide opinione pubblica, social e mondo dello spettacolo.

Il tutto avviene mentre l’indagine giudiziaria è ancora in corso, elemento che rende il contesto particolarmente delicato.


Le scuse pubbliche di Corona

Durante la puntata, Corona apre con un passaggio inusuale per il suo stile: le scuse. Prima nei confronti di Pierpaolo Pretelli, poi verso lo stesso Medugno, per informazioni rivelatesi inesatte nella precedente uscita del format.

“Il video di Pretelli che avevamo annunciato era un video vecchio. Chiediamo scusa a lui e chiediamo scusa a voi”, afferma Corona, riconoscendo l’errore davanti al pubblico.


Il racconto di Medugno, l’impatto sulla famiglia e le lacrime

Il momento più forte della puntata arriva però con la testimonianza diretta di Antonio Medugno, che smentisce con decisione di essere sceso a compromessi e racconta le conseguenze personali e familiari dell’esposizione mediatica. “Sono stato catapultato in una bufera mediatica che ora sono costretto ad affrontare. Non l’ho neanche detto ai miei genitori che l’hanno scoperto lunedì” – ha riferito in lacrime.

“Mia sorella va a scuola e le chiedono se ho fatto quelle cose. Mio padre va in caserma e gli chiedono se sono davvero sceso a compromessi. Io sto subendo tutto questo”, racconta il modello napoletano, spiegando come la sua famiglia abbia deciso di lasciare il Sud per trasferirsi a Milano a causa della pressione sociale.

Un racconto che sposta il focus dal gossip al peso umano delle accuse, anche quando non provate.


“La colpa è mia”: l’ammissione di responsabilità

Corona, a questo punto, si assume apertamente la responsabilità di quanto accaduto. “Tutto quello che avete sentito è colpa mia. Ho sbagliato perché mi rivolgo a un pubblico enorme e devo verificare meglio le fonti”, dichiara, ammettendo di aver causato un danno diretto a Medugno.

“Abbiamo fatto del male a questo ragazzo”, aggiunge, rivolgendosi poi agli spettatori: “Chiedo a voi tutti di volergli bene e di credergli. Sbloccheremo le chat e vi dimostreremo che dice la verità. Lui qui non prende soldi. Io, sottoscritto, gli chiedo scusa davanti a tutta Italia”.


Un caso che divide e apre interrogativi

Il caso Corona continua così a muoversi su un crinale sottile: da un lato la libertà di parola e di racconto, dall’altro i limiti imposti dalla legge e dalla tutela delle persone coinvolte. Le scuse pubbliche rappresentano un passo raro nel percorso mediatico dell’ex paparazzo, ma non bastano a spegnere le polemiche.

Resta ora da capire quali saranno le prossime mosse della Procura e se il format “Falsissimo” potrà continuare nella forma attuale. Intanto, il dibattito è tutt’altro che chiuso: tra responsabilità editoriali, spettacolarizzazione e conseguenze reali sulle vite delle persone, il caso Corona continua a interrogare l’Italia.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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