Il ritrovamento shock lungo la Provinciale 188
È giallo nei campi di Pieve Fissiraga, in provincia di Lodi, dove nel pomeriggio di sabato 28 giugno è stato ritrovato il corpo senza vita di un ragazzo di 21 anni, di origine marocchina e residente ad Avezzano (L’Aquila). Il cadavere, riverso a terra accanto a un campo di granoturco, presentava una ferita da arma da fuoco al torace, compatibile con un colpo mortale.
Il ritrovamento è avvenuto lungo la Strada Provinciale 188, in località Cascina Mongiardino, tra Pieve Fissiraga e Villanova del Sillaro, non lontano dall’Autostrada del Sole. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Reparto Scientifico di Lodi, insieme alla pm di turno Martina Parisi, che ha coordinato i primi accertamenti sul campo.
La madre avvisata da un amico: dall’Abruzzo a Lodi per cercarlo
Secondo quanto ricostruito finora, l’allarme è stato lanciato dalla madre della vittima. La donna ha raccontato di essere stata contattata da un compagno del figlio che le avrebbe riferito dell’omicidio. La donna con due persone è partita dall’Abruzzo fino in Lombardia per cercare il ragazzo. Una volta giunti sul posto, la terribile conferma: il 21enne era stato ucciso.
I due giovani che hanno accompagnato la madre sono stati subito ascoltati dagli inquirenti. Le loro testimonianze sono ora al vaglio dei carabinieri che cercano di ricostruire con precisione gli ultimi spostamenti del ragazzo, il contesto della sua scomparsa e la dinamica del presunto omicidio.
Indagini in corso, nessuna pista esclusa
Il corpo del giovane è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio di sabato 28 giugno, ma la sua scomparsa era stata già segnalata nella giornata di venerdì. Si sospetta che la morte possa risalire alla notte tra giovedì e venerdì. L’esame autoptico, disposto dalla procura, sarà decisivo per stabilire l’orario esatto del decesso, nonché la traiettoria e il calibro del proiettile.
La Strada Provinciale 188 è rimasta chiusa per diverse ore per consentire i rilievi della Scientifica. Al momento, tutte le ipotesi restano aperte: dal regolamento di conti a una vicenda personale sfociata nella tragedia. In attesa dei risultati dell’autopsia, gli inquirenti stanno passando al setaccio i tabulati telefonici della vittima, i suoi ultimi contatti e possibili spostamenti fuori regione.
Una vicenda oscura tra due regioni
La dinamica che ha portato il giovane dall’Abruzzo fino in Lombardia resta ancora da chiarire. Gli investigatori non escludono che il ragazzo possa essere stato attirato in trappola con una scusa, per poi essere ucciso e abbandonato nei campi.
Nel frattempo, il silenzio avvolge la comunità di Avezzano, dove la vittima era conosciuta e viveva con la famiglia. Le autorità locali si sono dette “profondamente scosse” per la morte del giovane. Intanto, a Lodi prosegue senza sosta il lavoro degli inquirenti, decisi a fare luce su un delitto che ha ancora molti contorni oscuri.