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Angelica Hutter aveva litigato e inveito prima di travolgere la famiglia a Santo Stefano di Cadore: la terribile ipotesi e il drammatico video

La trentunenne Angelica Hutter, originaria di Deggendorf nella Baviera orientale, sembra essere incline al litigio con le persone. Infatti, sta emergendo che la donna poco prima di mettersi alla guida dall’Audi A3 nera con la quale poi ha investito a Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno, quattro persone uccidendone tre ha litigato abbastanza animatamente con una persona. 

La discussione a pochi metri dall’incidente e la denuncia di pochi giorni prima per la lite con il personale di un negozio

A rendere questa dichiarazione ai carabinieri è stato un testimone. Nell’incidente hanno perso la vita Mattia, un bambino di quasi due anni, suo papà Marco Antoniello di 48 anni, e la nonna Mariagrazia Zuin di 64, tutti di Favaro Veneto.

Famiglia travolta a Santo Stefano, la 32enne viveva in auto ed era già stata denunciata

Pochi giorni prima Angelika Hutter, una persona che vive alla giornata e, a quanto pare di espedienti (la sua autovettura è una ‘piccola discarica’ tra cibo e coperte), è stata denunciata per oggetti atti ad offendere dalla Polizia di Stato di Bolzano perché aveva vivacemente litigato con il personale di un negozio di elettrodomestici del noto centro commerciale Twenty in zona industriale. Gli agenti nel corso delle perquisizioni personali avevano trovato nello zainetto della donna un martello. 

‘Viaggiava ad una velocità folle’, la terribile ipotesi dell’investimento volontario

La donna sarà ascoltata lunedì 10 luglio dal gip di Belluno per la convalida del provvedimento cautelare. Sicuramente, si sottolinea, correva ad almeno 70 chilometri all’ora in un punto della cittadina dolomitica dove il limite è di 50. “Andava fortissimo, ad una velocità folle” raccontano in paese. Una delle ipotesi che si stanno facendo strada per spiegare la strage della famigliola di Favaro Veneto (Venezia) è che il gruppo sul marciapiede sia stato deliberatamente centrato. Il testimone sentito dai Carabinieri ha riferito che la donna probabilmente era alterata per il litigio avuto a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente. Famiglia travolta a Santo Stefano, la 32enne tedesca avrebbe inveito: viveva in auto ed era già stata denunciata

Hutter aveva avuto un diverbio acceso con una persona che parlava italiano. La donna avrebbe inveito più volte, prima di salire in macchina sgommando. Qualche minuto dopo è avvenuta la tragedia. L’Audi a tutta velocità non ha sbandato ma centrato in pieno le tre vittime che stavano camminando davanti sul marciapiede, finendo la corsa contro un palo dell’illuminazione, sul quale si è accartocciato anche il passeggino di Mattia. 

Lunedì 10 luglio l’udienza di convalida la possibile perizia psichiatrica

Una scena talmente drammatica che il nonno, Lucio Potente, è stato colto da infarto e trasportato in ospedale.  “Ci attendiamo la perizia psichiatrica su di lei. Anche di questo la magistratura un giorno dovrà discutere” afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Nel frattempo sono state acquisite le immagini dell’impianto di video sorveglianza di un magazzino. Nel filmato si vede l’Audi sfrecciare e poi il rumore del violento impatto.

Giuseppe D'Alto
Giuseppe D'Alto
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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