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Baby Gang e Simba La Rue, trapper arrestati con altre 9 persone: rissa e spari nella movida milanese

“Non sembra trattarsi di una rissa banale ed estemporanea ma di un episodio di grave violenza e sopraffazione originato da una logica di banda e da una volontà di controllo del territorio”. Così scrive il Gip Guido Salvini del Tribunale di Milano nell’ordinanza di arresto dei trapper Baby Gang (Zaccaria Mouhib) e Simba La Rue (Lamine Mohamed Saida).

I due trapper in manette per lo scontro in Corso Como ad inizio luglio

La misura cautelare è scattata per i fatti accaduti nella notte tra il 2 e il 3 luglio a Milano con due senegalesi gambizzati al culmine di un’aggressione in Corso Como, nel cuore della movida meneghina, nel corso della quale furono esplosi numerosi colpi di arma da fuoco. In quella circostanza fu un addetto alla sicurezza della discoteca Hollywood a lanciare l’allarme. Le telecamere presenti nella zona hanno permesso agli investigatori di ricostruire ogni dettaglio della vicenda. A distanza di un’ora le forze dell’ordine vengono allertate per un altro scontro in strada tra una decina di ragazzi, altri colpi di arma da fuoco tra viale don Sturzo e via D’Azeglio.

Nel filmato si vede anche Simba La Rue agitare le stampelle con le quali era costretto a muoversi dopo l’accoltellamento del 16 giugno in provincia di Bergamo. Per il 20enne di origini tunisine, residente nel lecchese, erano già scattate le manette per il rapimento lampo del rivale Baby Touché. Tutto parte dalla denuncia di un 28enne senegalese che lo scorso marzo aveva presentato denuncia per la mancata restituzione della carta di credito prestata ad un connazionale che faceva parte dell’entourage di uno dei due trapper al quale aveva fatto da garante per l’affitto di un appartamento.

L’ordinanza del Gip: ‘Totale astrazione dalla realtà in cui gli indagati vivono e agiscono’

Le intercettazioni hanno permesso agli inquirenti di far luce su ulteriori aspetti della vicenda e sull’attività del gruppo legato ai due trapper. “Dagli atti di indagine emerge la totale astrazione dalla realtà in cui gli indagati vivono e agiscono, con l’ego totalmente incluso in quello della banda che impedisce loro anche solo di percepire il disvalore e il peso delle azioni criminose poste in essere, peraltro esaltate nei video e nei pezzi musicali prodotti dal gruppo e diffusi via social, con un grave rischio imitativo nei confronti di altri soggetti giovani” – ha sottolineato il gip Salvini.

Rissa aggravata, lesioni, rapina e detenzione e possesso illegale di arma da sparo sono le accuse mosse contro Baby Gang, Simba La Rue ed altre nove persone, di cui sette maggiorenni e due minorenni. Fra i destinatari delle ordinanze, anche Paulo Marilson Da Silva, principale manager di Baby Gang, Eliado Tuci, Faye Ndiaga. Ai domiciliari Mounir Chakib, manager di Baby Gang e Simba La Rue.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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