Blessing Buckles e la piccola uccisaBlessing Buckles e la piccola uccisa

La piccola Blessing Buckles uccisa da due minorenni

Una serata di gioco d’azzardo ha segnato tragicamente il destino di Blessing Buckles, una bambina di appena tre anni, lasciata sola in casa insieme ai suoi sette fratelli. Era il 12 febbraio a Baton Rouge, in Louisiana, quando la madre, Dineshia Yates, 27 anni, e la sua compagna Terica Scott hanno deciso di andare al casinò, abbandonando gli otto minori senza alcuna supervisione adulta. La piccola Blessing è stata brutalmente aggredita dal figlio decenne di Scott e dal nipote dodicenne, riportando gravi ferite alla testa. Due giorni dopo, è morta per un’emorragia cerebrale.

La chiamata d’emergenza e l’arrivo della polizia

A dare l’allarme è stato uno dei bambini presenti in casa, che ha contattato i soccorsi nel tentativo di salvare Blessing. All’arrivo della polizia, l’abitazione era priva di adulti. Poco dopo, Yates e Scott sono state arrestate mentre rientravano dal casinò. Le prime indagini hanno confermato che la bambina aveva lividi evidenti sul viso e segni riconducibili a un trauma cranico. I due minorenni coinvolti sono stati incriminati per omicidio di secondo grado.

Un contesto familiare fragile e segnato dall’incuria

Secondo i documenti legali ottenuti dalla stampa locale, la madre di Blessing aveva già notato in passato lividi sospetti sulle figlie, ma aveva ignorato le richieste d’aiuto. Le autorità hanno inoltre rivelato che non era la prima volta che i bambini venivano lasciati soli: sia Yates che Scott avevano l’abitudine di uscire per giocare d’azzardo, lasciando incustoditi anche neonati.

La condanna e le accuse pendenti

Dineshia Yates ha ammesso la propria responsabilità, dichiarandosi colpevole di omicidio colposo e crudeltà verso i minori. Il giudice ha disposto per lei una condanna a 18 mesi di reclusione. Scott, invece, continua a negare le accuse e dovrà comparire in tribunale il prossimo 5 maggio. Entrambe le donne avevano precedenti con la giustizia: Yates era già nota per furti e un’aggressione risalente al 2020.

Il commento delle autorità

“Un caso come questo è devastante”, ha dichiarato lo sceriffo Sid Gautreaux della contea di East Baton Rouge. “Mi si spezza il cuore per questa bambina che ha perso la vita troppo presto. Preghiamo per tutte le persone coinvolte”. Blessing, vittima innocente di una drammatica irresponsabilità adulta, lascia un vuoto profondo in una comunità ancora sconvolta.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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