Tragico bagno per un 17ennne a Pont CanaveseTragico bagno per un 17ennne a Pont Canavese

Pont Canavese è sotto choc per la morte di Fabio Caforio, il ragazzo di 17 anni che nel pomeriggio di venerdì 13 giugno 2025 ha perso la vita nelle acque del torrente Orco, nella zona conosciuta come la «goia del Ghur». Fabio, residente proprio a Pont, avrebbe compiuto 18 anni il prossimo agosto.

Il bagno nel torrente con gli amici

Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, il giovane era insieme ad alcuni amici per cercare refrigerio dal caldo estivo. Stavano facendo il bagno nel torrente, una zona spesso frequentata dai ragazzi del posto, quando Fabio, forse trascinato dalla corrente o colto da un malore, è scomparso improvvisamente sotto l’acqua, senza più riemergere.

Inutili i tentativi di salvataggio

Gli amici presenti hanno subito tentato di soccorrerlo, tuffandosi per recuperarlo e portandolo a riva. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del nucleo Saf, il personale medico del 118 e i carabinieri della compagnia di Ivrea. Purtroppo, nonostante i tempestivi tentativi di rianimazione, per Fabio non c’è stato nulla da fare: il suo cuore aveva già smesso di battere.

Le indagini in corso

Ora i carabinieri stanno proseguendo gli accertamenti per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Non si esclude che il giovane possa essere stato colpito da un malore improvviso mentre si trovava in acqua. Gli investigatori stanno ascoltando i coetanei che erano con lui al momento della tragedia per ricostruire con precisione quanto accaduto.

Il corpo di Fabio Caforio è stato trasportato all’ospedale di Cuorgnè, a disposizione della procura di Ivrea per gli accertamenti del caso.

La comunità sconvolta

La notizia si è rapidamente diffusa in paese, gettando l’intera comunità di Pont Canavese nello sconforto. Fabio era uno studente del Ciac e in molti lo conoscevano in paese. La «goia del Ghur», punto panoramico e luogo di ritrovo durante l’estate, si è trasformata in pochi istanti nello scenario di una tragedia che ha spezzato una giovane vita.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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