Apprensione a Bologna per la scomparsa di Giuseppe Saviozzi
Ore di ansia e apprensione a Bologna per la scomparsa di Giuseppe Saviozzi, 77 anni, residente in zona via Genova. L’uomo, affetto da morbo di Alzheimer, si è allontanato nel pomeriggio di domenica 13 luglio dalla propria abitazione e da allora non si hanno più sue notizie.
A dare l’allarme è stata la moglie, al rientro a casa, quando non lo ha trovato. Immediata la segnalazione alle forze dell’ordine, che hanno avviato un’intensa attività di ricerca.
Ricerche in corso in tutta Bologna: attivato il piano provinciale
Secondo quanto comunicato dalla Questura di Bologna, Saviozzi potrebbe trovarsi in uno stato confusionale a causa della patologia neurodegenerativa di cui soffre. L’uomo si sarebbe allontanato a piedi, senza cellulare, e non ha lasciato messaggi o indicazioni. Al momento della scomparsa indossava sandali, pantaloncini di jeans e una polo a righe bianche e azzurre.
Dopo la denuncia, la Prefettura ha attivato il Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, che coinvolge, oltre a polizia, carabinieri e polizia locale, anche i vigili del fuoco, la protezione civile e diverse associazioni di volontariato.
Controllati ospedali e zone abituali, ma nessuna traccia
Fin dalle prime ore, le ricerche di Giuseppe Saviozzi si sono concentrate nei luoghi più frequentati dall’anziano. In particolare, la polizia ha ispezionato aree come il Circolo Arci Benassi di viale Cavina, il Parco dei Cedri e le vie adiacenti all’abitazione, come via Ventimiglia e via Ferrara.
Sono stati inoltre controllati gli ospedali cittadini, ma al momento non risulta alcun ricovero riconducibile al 77enne. Le pattuglie della Polfer stanno monitorando anche le stazioni ferroviarie, nel caso Saviozzi si fosse allontanato più del previsto.
L’appello delle autorità: “Chi lo vede chiami il 112”
Le autorità rinnovano l’appello a chiunque possa avere informazioni utili. “In caso di avvistamento o di notizie utili, contattare immediatamente il 112”, fanno sapere dalla Questura. La famiglia, disperata, si è affidata anche ai social per diffondere foto e descrizioni dell’uomo.
Le forze dell’ordine invitano in particolare i cittadini della zona est di Bologna a prestare attenzione nei parchi, nei pressi dei circoli e dei punti di aggregazione, e a segnalare qualsiasi possibile avvistamento.
Un caso che riapre il tema delle persone fragili
La vicenda di Giuseppe Saviozzi riporta l’attenzione sul delicato tema delle persone anziane e fragili, soprattutto quelle affette da malattie degenerative come l’Alzheimer. “Sono situazioni in cui anche pochi minuti di disattenzione possono risultare decisivi”, sottolinea un portavoce della Polizia locale.
L’uomo è descritto come gentile e tranquillo, molto legato alla moglie e solito fare brevi passeggiate in zona. Proprio per questo i familiari sperano che si sia trattenuto nelle vicinanze e possa essere individuato al più presto.