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Si festeggia oggi, 5 febbraio, Sant’ Agata. Originaria del quartiere San Giovanni Galermo di Catania, viene venerata come vergine e martire. La giovane, secondo la tradizione cattolica, è vissuta durante il pro consolato di Quinziano, nel terzo secolo. Venerata come Santa protettrice di Gallipoli e Catania. Le celebrazioni in suo onore nel capoluogo di provincia siciliano hanno fatto il giro del mondo fino a diventare la terza festa religiosa più importante del globo.

Sant’Agata, patrona di Catania e invocata dalle donne affette da patologie al seno

In Argentina è patrona dei Vigili del Fuoco. Inoltre è santa protettrice di fonditori di campane, donne affette da patologie al seno, balie, nutrici, infermieri, tessitrici siciliane; invocata contro incendi ed eruzioni, disastri ambientali.

E’ una delle martiri più venerate dell’antichità cristiana. Ha difeso strenuamente la sua fede romana subendo torture indicibili e finendo per diventare vittima delle sanguinose persecuzioni di Decio.

Quinziano si invaghisce di Agata e tenta di farla convertire: persecuzione e morte

Il proconsole Quinziano, che si era invaghito di lei, tentò in tutti i modi di farla convertire alla venerazione dei simboli pagani. Ogni tentativo fu vano e, dopo il sommario processo, Agata fu fustigata e sottoposta al violento strappo dei seni. la tradizione racconta che fu visitata nella notte da San Pietro che rimarginò le ferite e le portò conforto.

Ma il supplizio e le torture ricominciarono nei giorni successivi con Agata costretta a camminare sui carboni ardenti. Allo stremo delle forze e dopo l’ultima violenza subita, la giovane morì il 5 febbraio 251 a Catania.

Velo e miracoli di Sant’Agata

Il velo di Sant’Agata è una reliquia conservata nella Cattedrale di Catania in uno scrigno d’argento insieme ad altre reliquie della giovane. Secondo una leggenda è un velo usato da una donna per coprire la Santa durante il martirio con i carboni ardenti.

Un anno dopo la sua morte la terribile eruzione dell’Etna colpì il capoluogo siciliano il 1 febbraio. La lava stava seminando morte e distruzione con i catanesi che decisero di prendere il velo di S. Agata e andare in processione nei pressi della colata che si arrestò miracolosamente il 5 febbraio, il giorno del martirio della Santa.

Origine del nome. Agata è un nome  di origine greca. Deriva infatti da Agathé che significa ‘buona, virtuosa’. Questo nome è stato anche dato ad una pietra dura usata per oggetti ornamentali.

Buon onomastico Agata, immagini da inoltrare su WhatsApp e social

Auguri di buon onomastico. Oggi 5 febbraio, in occasione della ricorrenza di Sant’Agata in tanti cercheranno di sorprendere i propri cari, gli amici e i colleghi di lavoro con messaggi originali, significativi o divertenti per augurare buon onomastico Agata.

Di seguito alcune immagini, video e gif da inoltrare su WhatsApp e sui social oggi 5 febbraio per gli auguri di buon onomastico.

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