Era scomparso il 7 settembre dopo che all’ospedale Cardarelli di Napoli si erano rifiutati di togliergli i punti. Gioacchino Caserta era rientrato a Trentola Ducenta (Caserta), dove vive con il padre, aveva preso le sue cose e si era allontanato. L’uomo non aveva documenti con sé ed era percettore di reddito di cittadinanza.
Gioacchino Caserta ritrovato all’ospedale Niguarda di Milano: la segnalazione di una telespettatrice di Chi l’ha visto
Mamma Rita ha lanciato un appello nel corso della puntata del 20 settembre di Chi l’ha visto e nel giro di pochi minuti è arrivata la lieta notizia. Una telespettatrice, Ingrid, ha chiamato il programma ed ha riferito che si trovava al pronto soccorso del Niguarda di Milano quando ha sentito dire che c’era un ragazzo di Caserta.
“Non l’ho visto perché mi stavano visitando e c’erano le tende verdi che dividono i letti ma ho sentito parlare sia lui che gli infermieri. Lui era in stato confusionale, non era chiara la sua voce mentre gli infermieri dicevano che questo ragazzo veniva da Caserta, si chiama Gioacchino e che avrebbero chiamato le autorità in quanto non sapevano chi fosse”. La segnalazione è stata confermata al programma dal Niguarda.
Gioacchino Caserta
A giugno il 35enne casertano era stato trovato sui binari in fin vita a San Marcellino: l’ipotesi dell’aggressione
Sollevata e in lacrime mamma Rita che aveva spiegato che la situazione era allarmante in quanto il 35enne di Trentola Ducenta è stato in coma dopo che l’11 giugno era stato trovato da un controllore sui binari della ferrovia di San Marcellino, in provincia di Caserta, in fin di vita con la testa fracassata. Gioacchino Caserta è stato operato due volte e si è risvegliato dopo un mese ma non ricorda nulla dell’accaduto. In un primo momento si pensava che fosse stato investito da un treno ma l’ipotesi più attendibile è quella di un violento pestaggio.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
