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Strage in Colombia: uccidono e danno alle fiamme insegnante, la moglie e i due figli a Santander

Le autorità colombiane stanno indagando sull’omicidio dei quattro membri di una famiglia, tra cui una ragazza, perpetrato da ignoti nel comune di Landázuri, che fa parte del dipartimento di Santander.

Alvaro Diaz e la sua famiglia sarebbero stati massacrati dai suoi dipendenti

Le vittime del crimine, commesso nel villaggio di Buenos Aires, sono il professor Álvaro Díaz, la moglie Loiden Acuña nonché i loro figli di 13 e 20 anni. Il segretario dell’Interno di Santander ha spiegato che una donna che lavorava nell’abitazione dove si è verificato il massacro è sopravvissuta all’attacco ed ha lanciato l’allarme. L’unica testimone dell’accaduto ha riferito che sulla scena del crimine ci sarebbero stati cinque uomini, di cui 4 sarebbero morti linciati dai residenti durante la fuga. Álvaro Díaz era membro del sindacato degli insegnanti di Santander.

L’aggressione dopo una violenta lite, una donna si è salvata ed ha lanciato l’allarme: linciati 4 killer

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti il prof e la sua famiglia sarebbero stati uccisi dai lavoratori della fattoria dell’insegnante, ma non è ancora chiaro il motivo. “Ci sarebbe stata una discussione tra Diaz e i suoi dipendenti al culmine della quale si sarebbe consumato l’eccidio con l’uso di armi bianche”.

Dopo aver ucciso i coniugi e i figli hanno dato i loro corpi alle fiamme. L’ufficio del procuratore generale ha chiesto all’ufficio del sindaco di Landázuri di adottare misure restrittive come il “coprifuoco” e l’assistenza militare.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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