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Covid, dilaga Omicron: cosa sappiamo di questa nuova variante

L’Omicron, la nuova variante del coronavirus si sta diffondendo in tutto il mondo. Ciò non può che destare preoccupazione anche perché la si conosce ancora poco. In particolare la variante Omicron del virus Sars-CoV-2 è stata identificata solo lo scorso 22 novembre 2021, nei laboratori di Botswana e Sud Africa. Al momento in cui scriviamo si è diffusa in 78 paesi ed in sei è diventata prevalente sostituendosi alla Delta.

Variante Omicron in Italia

Stando ai più recenti dati disponibli dell’Istituto superiore di sanità, derivano dalla variante Omicron il 28% di nuovi casi registrati nel nostro paese. Per dare una misura di come questa nuova variante si espande, basti pensare che rispetto a sole due settimane e mezzo fa lo stesso Istituto attribuiva alla variante Omicron appena lo 0,19% dei nuovi contagi.

Per quanto riguarda i tempi di incubazione, ovvero da quando si è contagiati a quando si manifestano i primi sintomi della malattia, secondo l’epidemiologo Waleed Javaid, con la variante Omicron è possibile manifestare i primi sintomi e diventare contagiosi già dopo 3 giorni dal contagio, a differenza della Delta i cui sintomi compaiono circa 4-6 giorni dopo dall’avvenuto contagio. In questo quadro della pandemia che indubbiamente si presenta complesso e denso di incognite, vi è anche qualche notizia positiva. Sulla base di quanto hanno finora potuto osservare i ricercatori e gli scienziati, parrebbe che la variante Omicron dia sintomi più lievi che la farebbero somigliare più a un raffreddore che a una influenza.

Tuttavia ancora non è possibile dire se ciò sia dovuto alle stesse mutazioni del virus che quindi sarebbero più benevoli se invece perché alcune persone che si sono infettate erano vaccinate e quindi la minore virulenza sarebbe frutto del vaccino, come peraltro accade già con la variante Delta. Inoltre stando a quanto ha evidenziato la dottoressa Angelique Coetzee, presidente della South African Medical Association che per prima ha invitato a non sottovalutare questa nuova variante, in una intervista rilasciata a Republic Media Network ha affermato che: “Nei casi Omicron i livelli di ossigeno restano normali, ci potrebbe essere un leggero aumento della frequenza cardiaca, non si perde l’olfatto e la gola è secca”.

Variante Omicron: come scoprirla

Per sapere se i nuovi casi sono da attribuire alla variante Omicron, secondo gli esperti c’è un solo modo: fare analizzare i tamponi in laboratorio dove i ricercatori provvederanno a sequenziarli.

Nuovo vaccino contro il Covid

Intanto sono arrivati a 5 i vaccini disponibili approvati contro i Covid grazie al via libera dell’Aifa a Novavax . Questo vaccino con cui potranno vaccinarsi gli over 18 prevede la somminstrazine di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra. Inoltre l’azienda americana per voce di Gregory M. Glenn, presidente della Ricerca e Sviluppo di Novavax, ha annunciato in una nota che già a partire da gennaio 2022 potrebbe iniziare la sperimentazione di un nuovo vaccino specifico per la variante Omicron.

Marco Troisi

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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