Uomini e Donne, Mediaset accorcia la durata? Il giallo degli orari
6 Settembre 2023 - 12:47
Trenitalia, attivate due nuove corse del regionale Napoli – Salerno
6 Settembre 2023 - 14:27
Uomini e Donne, Mediaset accorcia la durata? Il giallo degli orari
6 Settembre 2023 - 12:47
Trenitalia, attivate due nuove corse del regionale Napoli – Salerno
6 Settembre 2023 - 14:27

Covid variante Eris, cosa sappiamo sul nuovo ceppo dominante e i rischi per i polmoni

Nelle ultime settimane è stato registrato un aumento dei casi Covid con la variante Eris che ha preso il sopravvento rispetto a Pirola che presenta sintomi simili a quelli influenzali.

Covid, la variante Eris ha preso il sopravvento e i casi sono aumentati ad agosto

Soprannominato Eris, l’EG.5 è diventato il ceppo dominante del Covid 19 ad agosto. Finora, secondo l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), la variante non sembra rappresentare un rischio per la salute pubblica maggiore rispetto alle altre forme con cui si è diffuso il virus da quanto è scoperto. La ricerca non mostra alcuna indicazione che l’EG.5 sia una forma più grave.

BA.2.86 o Pirola è molto meno diffuso e rappresenta solo una piccola parte dei casi anche se gli scienziati sono allarmati dal numero di mutazioni che porta con sé anche se alcuni test hanno dato risultati incoraggianti sia per le persone vaccinate che per chi si è ripresi da un’infezione negli ultimi sei mesi.

Covid come l’influenza, cade l’obbligo di isolamento per i positivi

Inizialmente gli esperti temevano che Eris potesse innescare una nuova ondata di infezioni, ma secondo Andrew Pekosz, professore di microbiologia molecolare e immunologia alla Johns Hopkins non rappresenta una minaccia sostanziale, o almeno non più di uno degli altri principali varianti attualmente in circolazione. “È preoccupante che stia aumentando, ma non sembra qualcosa di molto diverso da ciò che già circolava negli Stati Uniti negli ultimi tre o quattro mesi”.

Secondo uno studio dell’università di Tokyo ha maggiore capacità di infettare i polmoni ma per l’Oms non c’è da allarmarsi

Una ricerca pubblicata sulla piattaforma bioRxiv e condotta dall’università di Tokyo ha evidenziato che la variante avrebbe una maggiore capacità di infettare i polmoni in base ad un esperimento effettuato sui criceti. Ciò potrebbe tradursi, almeno in una parte dei pazienti, in manifestazioni più severe di Covid-19. Al momento però si tratta di un’ipotesi che necessita di conferme.

La variante Eris è stata identificata in Cina nel febbraio 2023 ed è stata rilevata per la prima volta negli Stati Uniti ad aprile. È un discendente della variante Omicron XBB.1.9.2 e presenta una mutazione notevole che lo aiuta a eludere gli anticorpi sviluppati dal sistema immunitario in risposta a varianti e vaccini precedenti. 

Questo vantaggio potrebbe essere il motivo per cui l’EG.5 è diventato il ceppo dominante in tutto il mondo, e potrebbe essere uno dei motivi per cui i casi di Covid sono nuovamente in aumento come sottolineato dal dottor Pekosz.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *