L'operaio estratto dalle macerieL'operaio estratto dalle macerie

Il crollo improvviso nel cuore di Roma e il salvataggio di Octay Stroici

Roma ha trattenuto il respiro per ore davanti alla Torre dei Conti, nel cuore dei Fori Imperiali, dove un operaio di 66 anni, Octay Stroici, originario della Romania, è stato estratto vivo dopo essere rimasto intrappolato per oltre undici ore tra le macerie. Stava lavorando con altri colleghi al restauro dello storico monumento quando, intorno alle 11:30, una porzione della struttura è crollata improvvisamente. Poco dopo, alle 12:50, un secondo cedimento ha peggiorato la situazione, travolgendo il lavoratore che già si trovava in difficoltà e rendendo i soccorsi ancora più complessi.

Undici ore sotto le macerie: il salvataggio di Octay Stroici

In totale erano nove gli operai presenti nel cantiere. Tre di loro sono stati messi subito in salvo dopo il primo crollo, mentre Stroici è rimasto solo sotto un cumulo di calcinacci, travi e materiali edilizi precipitati con il secondo cedimento. Da quel momento si è aperta una corsa contro il tempo. Squadre specializzate dei vigili del fuoco – circa 140 uomini impegnati senza sosta – hanno lavorato centimetro dopo centimetro, scavando a mano per non provocare ulteriori crolli, mantenendo un contatto costante con l’uomo che, seppur provato, continuava a dare segni di vita.

Le condizioni dell’operaio e il trasporto in ospedale

Quando finalmente è stato possibile liberarlo, un lungo applauso si è levato dal perimetro del cantiere. L’operaio, visibilmente stremato ma cosciente, è stato adagiato su una barella ed estratto attraverso una finestra laterale della Torre, accompagnato dai vigili del fuoco. Subito dopo è stato trasferito in ambulanza verso il Policlinico Umberto I di Roma, scortato dalle forze dell’ordine. Le sue condizioni sono gravi e resta in prognosi riservata.

Il ringraziamento del sindaco Gualtieri e il coraggio dei soccorritori

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, presente sul posto, ha commentato subito dopo il salvataggio: «Speriamo tutti che ce la possa fare. Ora è nelle mani dei sanitari. Ci tengo a ringraziare i vigili del fuoco per un’operazione straordinaria». Poche ore prima, quando il recupero era ancora in corso, aveva sottolineato il rischio e il coraggio dei soccorritori impegnati tra strutture instabili e pericolo di nuovi crolli: «È un lavoro difficilissimo e molto rischioso. L’abnegazione dei vigili del fuoco è straordinaria: entrano in un luogo pericolante per salvare una vita, mettendo a rischio la propria».

Ora resta da chiarire cosa abbia provocato il duplice cedimento in un’area delicatissima, nel cuore monumentale di Roma. Le indagini sono in corso, mentre la città si stringe attorno all’operaio e ai suoi colleghi. La speranza è che, dopo l’incredibile salvataggio, anche la battaglia in ospedale possa avere un lieto fine.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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