Vincenzo LanniVincenzo Lanni

Un volto, un nome: chi è l’aggressore di Milano

Si chiama Vincenzo Lanni, 59 anni, nato a Bergamo. È lui l’uomo che lunedì 3 novembre, poco dopo le nove del mattino, ha accoltellato alle spalle la manager Anna Laura Valsecchi in piazza Gae Aulenti, a Milano. Non un senzatetto, non uno sconosciuto ai registri delle forze dell’ordine: Lanni ha un passato problematico, un precedente specifico per un’aggressione simile nel 2015, e negli ultimi giorni viveva in una stanza di un albergo in via Vitruvio, non lontano dalla Stazione Centrale.

Una vita ai margini: comunità, isolamento e rabbia silenziosa

Secondo le prime informazioni, Lanni era stato accolto in una comunità di recupero nel Varesotto da cui sarebbe stato allontanato di recente. Nessun lavoro stabile, nessun nucleo familiare vicino. Non era un uomo invisibile alle istituzioni: aveva già manifestato comportamenti aggressivi e instabili. Nel 2015 era stato denunciato per un gesto analogo, colpendo una donna senza motivo apparente. Dopo quell’episodio aveva iniziato un percorso di assistenza, poi abbandonato. Lo descrivono come solitario, taciturno, con lunghi silenzi e scatti d’ira improvvisi.

Il mattino dell’agguato: tre secondi di violenza

Lunedì mattina, nell’area dei parcheggi per biciclette tra le torri di Unicredit, Lanni si avvicina. Una borsa verde in mano, lo sguardo fisso sulla donna che ha davanti. Con un gesto rapido sposta la borsa sull’altra mano e impugna con la sinistra un coltello da cucina. In tre secondi è alle spalle di Anna Laura Valsecchi, 43 anni, manager di Finlombarda. Le affonda una lama di circa trenta centimetri sotto l’ascella sinistra, provocando lesioni gravissime a polmone e milza. Lei si gira solo dopo essere stata colpita, vede l’uomo allontanarsi e sparire dietro la Torre B.

La fuga e il riconoscimento: fermato dopo 11 ore

Per quasi dodici ore Milano vive nell’incertezza. La polizia diffonde le immagini delle telecamere. A riconoscerlo è la sorella gemella. Lanni viene trovato nella stanza d’albergo dove alloggiava da pochi giorni. Addosso ha ancora i vestiti usati nell’aggressione. Non oppone resistenza. Gli inquirenti confermano: non ci sono legami tra lui e la vittima, nessun movente personale, solo un gesto isolato, lucido e feroce.

La vittima: condizioni aggiornate

Anna Laura Valsecchi è stata soccorsa in codice rosso e portata al Niguarda. Operata d’urgenza dal Trauma Center, l’intervento è durato due ore.
Secondo l’assessore Guido Bertolaso, la paziente ha riportato danni al torace e all’addome, ma non è attualmente in pericolo di vita. È ricoverata in Rianimazione, prognosi riservata.

Domande aperte: chi poteva fermarlo prima?

La vicenda solleva interrogativi pesanti. Un uomo con un precedente identico, escluso da una comunità, lasciato solo in una stanza d’albergo nel cuore di Milano. Nessun controllo, nessun trattamento psichiatrico attivo. Il gesto di Lanni non appare casuale, ma il culmine di un crollo mai gestito. Ora si attende la perizia psichiatrica e l’accusa formale di tentato omicidio.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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