La drammatica vicenda di Daniele, morto suicida a Forlì il 23 settembre 2021, è stata ricostruita nel corso della puntata del 1° novembre deLe Iene. Il giovane si è tolto la vita a 24 anni dopo aver scoperto che la ragazza con la quale si scambiava messaggi in chat e della quale si era innamorato non esisteva.
La relazione virtuale del 24enne Daniele con l’inesistente Irene Martini: oltre 8mila messaggi e il sogno delle nozze
La relazione virtuale con l’inesistente Irene Martini è iniziata durante il periodo del lockdown ed è proseguita per oltre 1 anno con oltre 8mila messaggi di amore fino a 17 ore di conversazione quotidiana. Il geometra, impiegato presso la ditta edile del padre, progettava anche il matrimonio. Dietro l’avvenente ventenne, sul profilo fake c’erano le foto di una modella romana, c’era un 64enne di Forlimpopoli che ha continuato a prendere in giro Daniele anche quando quest’ultimo è andato in crisi quando ha iniziato a dubitare della persona con la quale trascorreva gran parte della giornata in chat.
Il giovane aveva manifestato apertamente la volontà di togliersi la vita. Non solo per rassicurarlo l’uomo aveva creato altri due profili falsi: Braim, finto fratello di Irene, e Claudia, migliore amica dell’inesistente ragazza che lo invitava a non mollare.
Un 64enne di Forlimpopoli dietro il profilo fake: ‘Se aveva problemi di testa non è colpa mia’
Matteo Viviani ha raccolto la testimonianza dei genitori di Daniele che, dopo aver scoperto i motivi per i quali il figlio si è impiccato nella soffitta di casa, hanno individuato la persona che fingeva di essere Irene ed ora chiedono giustizia. L’inviato de Le Iene è riuscito anche ad avvicinare il 64enne che gli ha scagliato addosso la malcapitata madre in carrozzella. “Se aveva problemi di testa non è colpa mia.
“É stato uno scherzo durato un bel po’. La verità gliel’ho fatta capire in mille modi, i genitori perché non vanno a rompere i cogli… da un’altra parte. Se mi sento a posto? Sì e no” – ha dichiarato l’uomo con l’inchiesta per morte come conseguenza di un altro reato che è stata archiviata dalla Procura di Forlì lo scorso giugno non essendoci stata estorsione di danaro.
Archiviata l’inchiesta per morte come conseguenza di altro reato: ‘Non c’è estorsione’, presentata opposizione
I legali della famiglia di Daniele hanno presentato opposizione. “Abbiamo presentato opposizione alla richiesta di archiviazione e siamo in attesa dell’udienza” – ha spiegato al Corriere della Sera l’avvocato Sabrina Mancini del foro di Forlì. Per l’altro reato contestato, sostituzione di persone, il 64enne di Forlimpopoli è stato condannato ad una sanzione pecuniaria di 825 euro. Prima di morire Daniele ha scritto una commovente lettera al fratello:
“Non fare i miei stessi errori, sono stato solo per tutta la vita. Non ho avuto mai un amico e una fidanzata, tu devi averne tanti e trattarli sempre con rispetto anche se non li ami. Ciao papà, ciao mamma anche se non ve l’ho mai detto vi voglio un mondo di bene”.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
