Valeria Di Floria è morta carbonizzata dopo aver dato fuoco alla sua autoValeria Di Floria è morta carbonizzata dopo aver dato fuoco alla sua auto

Il dramma nel giorno della Festa della Mamma

Nel giorno che celebra la maternità, a Favara – paese di trentamila abitanti in provincia di Agrigento – si è consumata una tragedia che ha lasciato un’intera comunità attonita. Valeria Di Gloria, 41 anni, madre di cinque figli, è morta carbonizzata accanto alla sua Fiat Punto, nel piazzale del distributore Lukoil situato in contrada San Benedetto, lungo la provinciale che collega Aragona Caldare a Favara.

Valeria Di Gloria ha cosparso l’auto di benzina e poi ha appiccato il fuoco

Le prime ricostruzioni avevano fatto pensare a un drammatico incidente, ma già nelle ore successive l’ipotesi è cambiata radicalmente. I carabinieri, analizzando le immagini del sistema di video-sorveglianza dell’impianto, hanno assistito a una scena sconvolgente: la donna cosparge di benzina l’auto – nonostante fosse alimentata a diesel – e poi appicca il fuoco, innescando il rogo che l’ha uccisa.

Il primo a intervenire è stato un vigile del fuoco fuori servizio, di passaggio nella zona. Avvistate le fiamme, ha allertato immediatamente i soccorsi. Quando i colleghi sono giunti sul posto, però, non c’era più nulla da fare: il corpo della donna era già completamente carbonizzato. Accanto, l’auto completamente distrutta e la colonnina del distributore ancora avvolta da fumo e calore.

Subito sono scattati i rilievi tecnici sull’impianto, per escludere un malfunzionamento. Nessuna anomalia è stata riscontrata. I filmati, acquisiti dai militari dell’Arma, hanno poi confermato l’ipotesi più tragica: quella del suicidio. Non è stato lasciato alcun biglietto, né sono emerse finora cause chiare che abbiano potuto spingere la donna a un gesto così estremo.

Valeria Di Gloria era separata dal marito, viveva a Favara con i figli. Secondo le testimonianze raccolte, non aveva mai dato segnali evidenti di crisi o disagio, ma ora i carabinieri intendono ascoltare familiari e conoscenti per ricostruire il contesto in cui è maturata questa drammatica decisione.

I funerali lunedì 12 maggio nella Chiesa Madre di Favara

La salma è stata inizialmente portata al cimitero del paese e il distributore è stato posto sotto sequestro. Dopo i rilievi sull’area e l’analisi dei video, il cadavere è stato riconsegnato ai familiari su disposizione del sostituto procuratore della Procura di Agrigento. I funerali sono previsti per domani, lunedì 12 maggio alle ore 15:30, nella Chiesa Madre di Favara.

“Una tragedia che ci lascia tutti senza parole”, ha dichiarato il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, recatosi sul luogo. “A nome mio, dell’amministrazione e del consiglio comunale, esprimo il nostro profondo cordoglio alla famiglia di Valeria”.

La comunità favarese è ancora sotto shock. In molti, appresa la notizia, si sono riversati in chiesa per pregare o lasciare un messaggio di cordoglio sui social. Una madre che ha cresciuto cinque figli, morta in un giorno simbolico per ogni genitore, lascia un vuoto e un dolore impossibili da spiegare.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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