Turista tedesco disperso nel Lago di ComoDonna cade dalla barca a vela e muore sul Lago di Como

Maria Elisa Casadio Lombini si trovava sulla barca condotta dal marito

Una tranquilla giornata di vela si è trasformata in tragedia nel primo pomeriggio di domenica 11 maggio nelle acque del lago di Como, all’altezza di Gera Lario, sul ramo settentrionale del Lario. Maria Elisa Casadio Lombini, 63 anni, residente a Lissone (Monza e Brianza), ha perso la vita dopo essere caduta in acqua da una barca a vela condotta dal marito. L’incidente si è verificato sotto gli occhi sgomenti di alcuni sportivi impegnati in attività di kitesurf, che hanno lanciato immediatamente l’allarme.

Il disperato tentativo dell’uomo di salvare la moglie

Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla Guardia Costiera e confermate dai Carabinieri di Menaggio, la donna avrebbe perso l’equilibrio mentre si trovava a bordo dell’imbarcazione. Non sapeva nuotare e, al momento della caduta, non indossava il giubbotto salvagente. A nulla è servito il tentativo disperato del marito, un uomo di 65 anni, che si è subito tuffato nel lago per cercare di salvarla.

La barca a vela è stata avvistata alla deriva da un gruppo di kite surfer, i quali hanno segnalato il natante privo di equipaggio alla centrale operativa della Guardia Costiera. Sul posto si è immediatamente precipitata l’unità GC B175, già in pattugliamento nell’alto lago, insieme ad altri mezzi di supporto. A bordo, l’equipaggio ha individuato due corpi in acqua: il marito in stato confusionale e la donna ormai priva di conoscenza.

Il decesso poco dopo l’arrivo in ospedale

I soccorritori hanno avviato immediatamente le manovre di rianimazione, che sono proseguite a bordo della motovedetta fino all’attracco in porto, dove ad attendere c’erano i sanitari del 118, la Croce Rossa, i sommozzatori dei Vigili del fuoco e i militari della Guardia di Finanza. Maria Elisa Casadio Lombini è stata trasferita in codice rosso all’ospedale di Gravedona, ma nonostante tutti gli sforzi messi in atto dal personale sanitario, la donna è deceduta poco dopo il ricovero.

Il marito, soccorso in codice giallo, si trova in ospedale in stato di choc. Le sue condizioni non destano preoccupazioni, ma è stato trattenuto per accertamenti e assistenza psicologica.

Il natante incagliato è stato recuperato dai Vigili del fuoco e portato in porto per ulteriori verifiche tecniche. Intanto, gli accertamenti per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente sono affidati alla Guardia Costiera e alla Procura di Como. Secondo quanto emerso, non risultano al momento malfunzionamenti dell’imbarcazione né condizioni meteorologiche particolarmente avverse.

Choc a Lissone

La morte di Maria Elisa ha scosso profondamente non solo i presenti sul lago, ma anche la comunità di Lissone, dove la donna era molto conosciuta. “Un episodio che ci lascia attoniti – ha commentato un soccorritore – perché bastava davvero poco, forse un salvagente, per evitare il peggio”.

Quella che doveva essere una giornata serena di navigazione si è trasformata in un dramma improvviso e irreversibile. La Procura aprirà nelle prossime ore un fascicolo conoscitivo, anche se la pista dell’incidente resta, al momento, l’unica plausibile.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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