“Gli eroi sono tutti giovani e belli. Lui era semplicemente un ragazzo felice. E io non lo sarò mai più. Ciao Francesco amore mio”.
Il 18enne era figlio di due giornalisti del Corriere della Sera, il tweet della madre: ‘Era un ragazzo felice, io non lo sarò mai più’
Uno strazio senza fine, un dolore lacerante al punto di restare senza fiato. Le commoventi parole di Paola Di Caro, giornalista del Corriere della Sera, sono quelle di una madre che stava vivendo il dolore più atroce: affrontare la morte di un figlio. Francesco Valdiserriavrebbe festeggiato 19 anni a novembre ma nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 ottobre sul suo cammino ha incontrato un’auto, una Suzuki Swift, che l’ha travolto e ucciso mentre passeggiava sul marciapiede in via Cristoforo Colombo, a Roma.
Alla guida della vettura c’era una ragazza di 23enne che è scesa per prestare soccorso al diciottenne che è finito schiacciato contro un muro dopo che la macchina aveva colpito una segnaletica stradale. In auto c’era anche un passeggero 21enne che è rimasto leggermente ferito. Sul posto gli agenti dell’XI Gruppo Marconi della Polizia locale, diretti dal dottor Massimo Fanelli.
La 23enne ai domiciliari per omicidio stradale, le era già stata ritirata la patente per guida in stato di ebrezza
La giovane è stata sottoposta ai controlli di rito che hanno rilevato che era positiva all’alcol test oltre che sotto l’effetto di droga. Per lei sono scattati gli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale. Ad aggravare la sua posizione un precedente per guida in stato di ebrezza che aveva portato al ritiro della patente. Successivamente la giovane aveva riconseguito la patente.
Il mio 18enne meraviglioso non c’è più. Il mio bambino che aveva a cominciato a correre nella vita. Un’auto nella notte lo ha investito e non tornerà. Nulla più tornerà. Nulla ha più senso. Nulla.
Francesco Valdiserri era figlio di due giornalisti de Il Corriere della Sera, Paola Di Caro, cronista di politica che segue il centro destra, e Luca Valdiserri che si occupa di sport ed, in particolar modo, dell’As Roma. “Il mio 18enne meraviglioso non c’è più. Il mio bambino che aveva cominciato a correre nella vita. Un’auto nella notte lo ha investito e non tornerà. Nulla più tornerà. Nulla ha più senso. Nulla” – aveva scritto la madre del 18enne su Twitter.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
