Gino Cecchettin è tornato al lavoro dopo i funerali della figlia, Giulia, uccisa dall’ex FilippoTuretta. “Quindi si riinizia la normalità” – ha riferito a Storie Italiane su Rai 1.
Gino Cecchettin è tornato a lavoro dopo i funerali di Giulia: ‘Sto cercando di riprendermi la vita’
“Ho portato Davide a scuola e vado al lavoro cercando di fare qualcosina, e piano piano di riprendermi la vita”. Nessun tentativo di rimozione di un vissuto così terribile, ma la voglia di guardare al presente. “Ovviamente Giulia sarà sempre nei nostri pensieri, in ogni momento. Non si può mettere da parte la rabbia quando la rabbia non c’è. C’è dolore. E si riesce a trasformarlo in qualcosa di positivo solo attraversandolo, non evitandolo”.
Quando il discorso si sposta su un possibile perdono di Filippo Turetta il papà di Giulia Cecchettin non ha nascosto il suo stato d’animo. “Non lo so se riuscirò a perdonare Filippo, sarà difficile, neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo. Spero solo si renda conto di quello che ha fatto, e magari un giorno possa dare lui dei messaggi ad altre persone che potrebbero avere le stesse difficoltà.
‘Perdonare Filippo Turetta? Neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo’
Ai suoi genitori do un grande abbraccio perché forse io ritornerò a fare un sorriso, loro faranno molta più fatica, quindi hanno tutta la mia comprensione e il mio sostegno” – ha chiosato Gino Cecchettin che ha anche parlato dell’abbraccio con il papà di Chiara Gualzetti e dell’impegno contro la violenza di genere: “E’ un papà che ha vissuto la mia stessa storia a parti inverse, lui prima ha perso la figlia poi la moglie. Lui adesso è solo perché non aveva altri figli e ho sentito il suo abbraccio arrivarmi dentro e lo sentirò nei prossimi giorni per dargli il mio sostegno perché lui ha bisogno e un po’ di forza”.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
