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Imperia, la vita parallela della prof che girava in Jaguar: rischiano anche i clienti, avrebbero prodotto false autocertificazioni

Guadagnava ottomila euro al mese, girava in Jaguar e passeggiava per il centro di Imperia con il suo cocker. La sexy professoressa era conosciuta sul web con il pseudonimo di Elena. In rete, attraverso i siti di incontri, aveva costruito la sua vita paralella.

L’insospettabile cinquantaseienne è finita al centro di un’inchiesta per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione che ha portato all’arresto di due persone (tra cui il marito) ed alla denuncia di un pensionato. Rischiano la denuncia per falso i clienti in quanto durante il primo lockdown avrebbero prodotto false autocertificazioni per incontrare la donna.

La 56enne guadagnava 8000 euro al mese, in rete era conosciuta con lo pseudonimo di Elena

Nelle inchiesta sarebbe coinvolta anche un’altra insegnante che avrebbe frequentato le tre alcove dove la donna riceveva i clienti occupandosi di quelli più esigenti. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine la prof esercitava la seconda attività in due appartamenti di Andora (provincia di Savona) e ad Imperia. Tra i suoi frequentatori c’erano professionisti, uomini sposati, operai ma anche tanti studenti.

Due arresti ed una denuncia nell’ambito dell’inchiesta sulla prof di Imperia

Gli inquirenti stanno valutando la posizione delle due persone sottoposte ad ordinanza cautelare in relazione ad un possibile accesso ai registri elettronici ed ai programmi didattici delle classi dove insegnava la donna con lo scopo, secondo gli inquirenti, di permetterle di dedicare più tempo all’attività parallela. Gli avvocati degli indagati hanno annunciato ricorso sostenendo che Elena, pseudonimo della prof, non sarebbe stata costretta a prostituirsi.

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