Kerri PeggKerri Pegg

È stata condannata a nove anni di reclusione per abuso di potere Kerri Pegg, 42 anni, ex dirigente penitenziaria britannica, protagonista di uno dei più discussi scandali giudiziari degli ultimi anni nel Regno Unito. La sentenza è arrivata dalla Preston Crown Court, al termine di un processo che ha suscitato un clamore mediatico notevole.

Dall’ascesa alla rovina: Kerri Pegg finisce in cella per abuso di potere

Secondo quanto emerso, Pegg avrebbe intrattenuto per anni una relazione sentimentale e sessuale con Anthony Saunderson, trafficante di droga e figura influente della criminalità organizzata di Liverpool. Saunderson era detenuto presso la prigione di Kirkham, nel Lancashire, dove Pegg ricopriva il ruolo di direttrice.

Fino a poco tempo fa, la donna era considerata una stella nascente all’interno del sistema penitenziario britannico: carriera fulminea, leadership decisa e riconoscimenti ufficiali. Ma dietro questa facciata si celava una vicenda oscura, fatta di favoritismi, violazioni del codice etico e rapporti impropri con un detenuto.

‘Sapeva bene quali fossero i limiti’

Il giudice Graham Knowles, nel pronunciare la condanna, ha definito il comportamento di Pegg “sconcertante e privo di scrupoli”.

“Sapeva bene quali fossero i limiti. È stata addestrata per riconoscerli. Ha avuto ogni sostegno possibile e li ha consapevolmente ignorati” – ha affermato con severità.

Durante il processo, sono stati presentati elementi che indicavano come la relazione tra Pegg e Saunderson non fosse né occasionale né ambigua: vi sarebbero scambi epistolari, favori indebiti e persino contatti fisici non autorizzati. La stampa britannica ha seguito ogni fase del caso con interesse morboso, facendo di Pegg un simbolo negativo del confine che non dovrebbe mai essere oltrepassato nel rapporto tra istituzione e detenuto.

Ora la donna si trova a scontare la sua pena proprio dietro le sbarre che un tempo amministrava.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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