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Immigrazione in Australia: il piano del governo per regolamentarla

L’Australia ha bisogno di immigrati: questo emerge dal 2022-23 permanent Migration Program, che prevede l’immissione nel paese di personale qualificato che possa colmare le carenze, ormai sistemiche, di un paese che da sempre sposa politiche immigratorie estremamente rigide.

Il 2022-2023 permanent Migration Program prevede migliaia di permessi di lavoro per specifiche figure professionali e non solo

Occorre precisare che il flusso migratorio interno australiano non è composto esclusivamente da persone in cerca di un’occupazione immediata. Alla luce delle numerose opportunità di impiego e del notevole sviluppo del Paese, infatti, sono tanti i giovani che ambiscono a formarsi nelle sue università o college e per andare a studiare in Australia non occorre attenersi al programma di immigrazione bensì ad altri requisiti, in particolare quelli linguistici e accademici richiesti dagli istituti.

Se dunque gli studenti devono percorrere altre vie per formarsi in Australia, chi desidera andare a lavorare nella terra dei canguri può approfittare del programma di migrazione messo a punto di recente dal governo. Approfondiamo l’argomento e vediamo come funziona il 2022-23 permanent Migration Program australiano. Permanet Migration Program: il programma del governo australiano per regolare l’immigrazione (e attirare lavoratori). L’obiettivo del programma è attirare persone con competenze e qualifiche specifiche che possano colmare i posti di lavoro non assegnati con forza lavoro altamente qualificata.

A luglio 2022, il tasso di disoccupazione in Australia ha toccato il minimo storico da 50 anni a questa parte, ossia il 3,5%. Ciò nonostante, ci sono oltre 450 mila posti non assegnati dal maggio dello scorso anno in tanti settori diversi: dalla sanità ai servizi di ristorazione, dai servizi di ospitalità all’assistenza sociale, e ancora nei settori dell’educazione, del training e dei servizi professionali.

Il progetto, approvato qualche mese fa, prevede circa 195mila permessi di soggiorno suddivisi in due sezioni: Skills, a cui andranno il 73% dei permessi (circa 142mila), e Family, a cui verranno assegnati il restante 27% dei permessi (circa 52mila).

Obiettivo forza lavoro qualificata

L’obiettivo del governo australiano è attirare forza lavoro qualificata, skilled, in grado di andare a colmare i vuoti nei settori in cui mancano lavoratori qualificati “locali”. Come abbiamo visto, solo una (relativamente) piccola percentuale di permessi è destinata alle riunificazioni familiari per partner e bambini.

Intanto, i cittadini australiani non vedono di buon occhio soprattutto i permessi di ricongiungimento familiare, così come alcuni politici non sostengono questa politica.

Ricordiamo che la legge australiana sull’immigrazione è tra le più severe al mondo: i cittadini stranieri che si trovano in Australia senza permesso devono essere messi in detenzione.

C’è da dire, però, che il 2022-2023 permanent Migration Program potrebbe essere l’occasione giusta per lavoratori europei, asiatici e americani con elevata professionalità di trasferirsi e cominciare una carriera in Australia, dove la qualità della vita è decisamente buona.

E chi vuole studiare (e lavorare) in Australia?

L’Australia prevede diversi tipi di visti: il Working Holiday Visa e lo Student Visa sono i principali. Il primo consente di lavorare un anno in Australia (massimo 6 mesi per lo stesso datore di lavoro) e di studiare per un massimo di 17 settimane. Può essere rinnovato per un secondo anno a patto che si siano completati almeno 88 giorni di lavoro nel settore primario.

Lo Student Visa è invece destinato a chi vuole studiare in Australia: vale per corsi di inglese, professionali oppure universitari e ha una durata variabile a seconda del corso a cui ci si iscrive. Il visto permette anche di lavorare part time, fino a un massimo di 40 ore ogni due settimane.

In conclusione

Il 2022-2023 permanent Migration Program, promulgato dal governo australiano qualche mese fa, prevede quasi 200mila permessi di lavoro per migranti skilled, lavoratori a elevata professionalità che nel paese scarseggiano. Sono previsti anche permessi di ricongiungimento familiari (circa il 30% dei permessi). Si tratta di un provvedimento che fa una breccia nella rigidissima politica migratoria australiana, che prevede norme stringenti per quanto riguarda l’immigrazione da altri paesi.


Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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