Scomparsa Mariia Buhaiova, attivate ricerche a tappeto sulla costa brindisina
La Puglia si mobilita per ritrovare Mariia Buhaiova, la ragazza ucraina di 18 anni scomparsa nel pomeriggio di venerdì 4 luglio dal villaggio turistico Meditur di Carovigno, in provincia di Brindisi, dove si trovava per uno stage.
L’ultima immagine certa arriva da una telecamera di sorveglianza interna alla struttura ricettiva: la mostra mentre si allontana da sola lungo un sentiero laterale, in direzione della complanare adiacente alla Strada Statale 379, nei pressi della riserva naturale di Torre Guaceto.
Le ricerche sono state attivate immediatamente e coordinate dalla Prefettura di Brindisi, con il coinvolgimento di carabinieri, vigili del fuoco, volontari della protezione civile e squadre cinofile. In campo anche un elicottero e pattuglie della Polfer, che stanno perlustrando i binari della vicina stazione ferroviaria di Carovigno.
Cellulare e passaporto lasciati in stanza: cosa sappiamo finora
Al momento della scomparsa, Mariia avrebbe lasciato in camera il passaporto, il cellulare e un bigliettino contenente alcuni numeri di telefono, ritrovati dai carabinieri durante il primo sopralluogo.
Un elemento, quest’ultimo, che potrebbe confermare l’ipotesi di un allontanamento volontario, attualmente la pista più accreditata dagli inquirenti. Tuttavia, nessuna ipotesi viene esclusa.
Alta un metro e settantacinque, corporatura esile, non parla italiano e aveva compiuto 18 anni pochi giorni prima di sparire. La giovane era arrivata in Italia da Bratislava per partecipare a un progetto Erasmus organizzato dalla sua università ucraina, e aveva iniziato da poco il periodo di formazione al Meditur.
Una postazione fissa per coordinare le ricerche
Proprio per rendere più efficace e centralizzata l’operazione, la Prefettura ha attivato una postazione fissa nei pressi del grande parcheggio della riserva naturale di Torre Guaceto, zona in cui si concentra l’ultima traccia utile e la possibile direzione seguita da Mariia.
Qui convergono ora tutte le unità operative e le informazioni raccolte, con l’obiettivo di gestire in tempo reale i movimenti dei soccorritori e dare risposte rapide a eventuali segnalazioni provenienti dai cittadini.
Il sindaco di Carovigno, Massimo Lanzillotti, ha lanciato un appello sui social, pubblicando la foto della giovane e chiedendo la collaborazione di chiunque abbia informazioni utili. La comunità si è stretta attorno alla vicenda, che in poche ore ha assunto un respiro nazionale.
I genitori in Ucraina, la procura monitora ogni pista
Nel frattempo, i genitori di Mariia, che si trovano in Ucraina, sono stati informati e ricevono aggiornamenti costanti da parte delle autorità italiane. Non risulta, al momento, alcuna comunicazione diretta tra la ragazza e la famiglia dopo l’allontanamento.
La Procura della Repubblica di Brindisi segue il caso con attenzione, monitorando sviluppi investigativi e dati tecnici. La compagnia dei carabinieri di San Vito dei Normanni conduce gli accertamenti di campo. Non emergono elementi concreti che facciano pensare a un sequestro o ad azioni criminali, ma ogni possibilità viene tenuta aperta. L’ultimo avvistamento risale a venerdì 4 luglio, intorno alle ore 17:45, sul sentiero adiacente alla SS 379, direzione Torre Guaceto.