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Miriam Ciobanu, il fidanzato non si dà pace: ‘Ho provato a fermarla, ricevute minacce di morte’

“Mi sento come svuotato dentro”. Non riesce a darsi pace il fidanzato 19enne di Miriam Ciobanu, travolta e uccisa sulla Sp 20 a Pieve del Grappa da un giovane ubriaco e positivo al droga test. Pensa e ripensa a quell’ultima notte, a quanto accaduto prima di quel tragico impatto con l’Audi guidata dal 23enne Alessandro Giovanardi.

La notte di Halloween in pizzeria: ‘Non voleva allontanarsi, diceva che c’erano troppi ubriachi’

La 22enne di origini rumene, nata a Tolmezzo ma residente a Fonte (Treviso), aveva deciso di iscriversi al corso di Criminologia, all’Università di Padova, ma faceva anche dei piccoli lavoretti per togliersi qualche sfizio. Nel bar dove prestava servizio aveva conosciuto il fidanzato. Da un mesetto la conoscenza si era trasformato in un legame sentimentale e la sera di Halloween, lunedì 31 ottobre, la giovane coppia aveva trascorso la serata in pizzeria. Il 19enne ha spiegato che Miriam non voleva allontanarsi. “Mi ha detto che in giro c’erano troppi ubriachi e che non c’era da fidarsi”. Nel cuore della notte la lite con Miriam Ciobanu che ha deciso di allontanarsi da casa dal fidanzato.

Ho tentato in tutti i modi di convincerla a restare. Con mio fratello l’ho inseguita in auto ed ho insistito nel tentativo per farla tornare indietro. Poi siamo andati a prendere le sigarette sperando che nel frattempo si calmasse ma quando siamo tornati non c’era più. Ho pensato che qualcuno fosse venuta a prenderla” – ha raccontato il giovane al Corriere della Sera che a causa di un incidente è costretto a muoversi con le stampelle.

‘L’ho seguita in auto con mio fratello, poi ci siamo allontanati sperando che si calmasse e non l’abbiamo più trovata’

É stato il papà della vittima ad avvertirlo della tragedia la mattina del 1° novembre. Da quel momento vive nel tormento per non essere riuscito a fermare Miriam ed è preoccupato dalla gogna social che si è scatenata contro di lui. “C’è chi mi dà la colpa di quanto accaduto. Ho ricevuto minacce di morte”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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