Chi era Massimiliano Pasqualini, il nostromo del porto di Viareggio?
Massimiliano Pasqualini, luogotenente della Capitaneria di porto di Viareggio, è stato trovato morto nella mattina di lunedì 21 luglio. Aveva 52 anni, era originario di Massa e in servizio presso la sede viareggina dal 2010. Da circa un anno ricopriva l’incarico di nostromo del porto, un ruolo chiave nell’operatività portuale che aveva assunto con professionalità, rigore e umanità.
A dare il triste annuncio è stata la Capitaneria stessa, profondamente colpita dalla scomparsa di un collega stimato e molto amato. Il comandante, capitano di fregata Silvia Brini, lo ha ricordato così: “Massimiliano era una gran persona e un eccellente militare. In questo ultimo anno ha portato avanti l’Ufficio Nostromo con grande passione e dedizione. La sua morte rappresenta una perdita molto dolorosa per tutta la Capitaneria di porto di Viareggio”.
Che ruolo ricopriva e perché era così stimato?
Il luogotenente Pasqualini era il nostromo del porto di Viareggio, figura essenziale per il coordinamento delle attività navali, logistiche e operative all’interno dell’area portuale. Lavorava a stretto contatto con il personale marittimo, con le autorità e con i cittadini, rappresentando un riferimento quotidiano nel delicato equilibrio del traffico portuale.
La sua nomina a nostromo, avvenuta circa un anno fa, era stata accolta con soddisfazione dalla comunità portuale, che in lui vedeva una guida esperta e rassicurante. Conosciuto per il suo approccio metodico ma sempre disponibile, Pasqualini aveva saputo guadagnarsi la fiducia di colleghi e superiori.
Quando e dove si terranno i funerali?
I funerali del luogotenente Massimiliano Pasqualini saranno celebrati martedì 22 luglio alle ore 16 presso la chiesa di Sant’Antonio a Viareggio. Alla cerimonia funebre sarà presente anche il direttore marittimo della Toscana, contrammiraglio Giovanni Canu, a testimonianza del valore che il militare aveva conquistato nell’ambito della Guardia Costiera toscana.
La comunità portuale e i cittadini di Viareggio sono attesi in massa per rendere l’ultimo saluto a una figura che, nel corso degli anni, ha lasciato un segno profondo nel cuore di molti.
Cosa lascia in eredità il luogotenente Pasqualini?
Oltre alla profonda stima professionale, Pasqualini lascia un’eredità umana fatta di rispetto, gentilezza e spirito di servizio. Il suo stile di comando era fondato sul dialogo e sull’ascolto, qualità che raramente si dimenticano in ambienti operativi come quello portuale.
Molti colleghi lo descrivono come un punto di riferimento, sempre disponibile ad aiutare, guidare e incoraggiare. Una figura solida, capace di tenere insieme l’equilibrio tra rigore militare e comprensione umana.