Marco Cruciani non ce l'ha fatta nonostante l'arrivo dei soccorsi in elicotteroMarco Cruciani non ce l'ha fatta nonostante l'arrivo dei soccorsi in elicottero

Cosa è successo al rifugio Colle Cieco?

Doveva essere una giornata di relax tra natura e famiglia, ma si è trasformata in un incubo. Marco Cruciani, 57 anni, originario di Guidonia (Roma), ha perso la vita nel pomeriggio di domenica 20 luglio mentre si trovava presso il rifugio Colle Cieco, nel comune di Villetta Barrea, all’interno del Parco nazionale d’Abruzzo.

Era lì con una comitiva di genitori per far visita ai figli, impegnati in un campo scout. Durante una partita di calcetto tra adulti e ragazzi, Cruciani si è improvvisamente accasciato a terra, sotto gli occhi del figlio.


È stato tentato un soccorso?

Immediato l’intervento dell’elicottero del 118, che ha raggiunto la zona impervia del rifugio. Purtroppo, all’arrivo dei medici, non c’era già più nulla da fare: l’uomo era deceduto sul colpo, probabilmente per un arresto cardiaco.


Chi ha condotto gli accertamenti?

Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, coordinati dal capitano Giuseppe Testa. Dopo i rilievi, la morte è stata classificata come naturale e non è stata disposta l’autopsia. Il corpo è stato restituito alla famiglia, che ora attende il rientro a Roma per organizzare le esequie.


Un momento di gioia trasformatosi in tragedia

La scena si è consumata sotto lo sguardo incredulo dei presenti, tra amici e familiari, che mai avrebbero potuto immaginare un epilogo tanto tragico. Il figlio di Marco Cruciani ha assistito alla morte del padre, rendendo la vicenda ancora più drammatica.


Reazioni nella comunità

Chi conosceva Cruciani lo descrive come un uomo solare, amante della natura e della vita all’aria aperta. L’intera comunità di Guidonia e gli ambienti scout coinvolti si sono stretti attorno alla famiglia con messaggi di cordoglio e vicinanza.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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